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— Oh!... oh!... oh!...
— Eh, scusate, caro marchese. Possiamo parlare, qui in famiglia! Dico perchè dolgono i guidaleschi anche a me! Le tasse, il Governo, le malannate!... Siamo tutti di un colore! Io colla vigna filosserata, mio cugino don Mondo a grattare quel po’ di zolfo che hanno lasciato nella miniera quelli là....
E accusò gli antenati appesi in giro alle pareti. Il barone, invece di prendersela con quei poveretti, come faceva il cugino don Rocco, chinò il capo e si strinse nelle spalle.
— Mi hanno lasciato quel che hanno potuto.
— Quello che non hanno potuto portar via, volete dire! Zitto! Mi scaldo nell’interesse vostro! Non per la misera caratura che ci ho anch’io nella zolfara. Invece — aggiunse po-