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che lui, il bravo don Rocco, buon parente e buon amico — anzi più che parente e amico, in quell’occasione — si vedeva all’ammiccare che fece al barone entrando, senz’altro. Rise, si cavò i guanti, e li cacciò dentro il cappello a staio, insieme al fazzoletto.

— Oh, cugino don Rocco!... E vostra moglie?

— Egli cessò di ridere subito, e fece il viso lungo:

— Malata, malatissima! Vi manda a dire di scusarla. Abbaia come un cane.... chiusa allo scuro, figuratevi!...

— Il solito mal di capo, si sa! — interruppe la zia Bianca che non aveva peli sulla lingua.

— Vorrei vedervi voi! — scattò a dire infuriato don Rocco. — Con tanti ragazzi sulle spalle! Non ha il tempo di stare a lisciarsi come voi!