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forza di sorridergli, poveretta, stringendo le labbra per frenare il pianto.

— Perchè?... Perchè piangi dunque?... Cos’è?...

— È la gioia.... È la contentezza.... Piango per la contentezza — rispose lei asciugandosi gli occhi.

— Tè! che voglio dartelo proprio di cuore! — esclamò la zia, pure commossa e coprendola di baci. — La tua povera mamma, lassù, ti benedice ed è contenta anche lei, vedi!... Vi guarda di lassù tutt’e due — aggiunse volgendosi a Lisa che aveva il fazzoletto agli occhi.

— La carrozza! La carrozza del signor marchese! — gridò Sidoro dalla scala.


*


Fu un cambiamento di scena. Donna Bianca s’infilò i guanti, le