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se ne stava a vedere dall’uscio, insieme a Luciano, il capomastro, perciò tornò a battere:
— Dunque, signor barone, cosa facciamo?
Il barone, che sapeva a mente la canzone, e aveva pure altri diavoli pel capo, rispose senza voltarsi, col mento e le braccia in aria, seguitando ad accendere:
— Lo vedi quel che sto facendo.
Si udì una scampanellata che fece sobbalzare il barone e accorrere dalla cucina donna Barbara, vestita da festa, reggendo a due mani un vassoio pieno di dolci.
— Chi è? Di già! Santo Dio! — esclamò don Raimondo cercando il suo vestito.
— Date, date qua, don Sidoro.
— Anche donna Barbara adesso!
Il barone gridò stizzito: