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sco come una rosa, scendendo giù in cortile. — Sentiamo ciò che vogliono.

— Vogliono il fatto nostro! — gli gridò in faccia il barone disperato. — Vogliono la mia rovina completa!...

— Pel fatto mio son qua io. Voi badate al fatto vostro.

Nina gli rispose indignata:

— Se glielo avete preso il fatto suo! Che può fare mio padre? Che altro volete da noi?

— Voi solo potete scongiurare il pericolo, don Nunzio! — esclamò Lisa giungendo le mani. — Pensate a quel che sta per succedere! Pensate che rovina!... quante lagrime!... Una sola parola vostra!.... Voi solo potete fare il miracolo!

— Il miracolo! — borbottò lui. — Non sono un santo, figliuola mia. Adesso vogliono anche il miracolo da me!