Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 130 — |
— Ecco! Lo sapevo! — rispose don Nunzio, sogghignando.
— Date qua — disse il notaio a Luciano.
— Ma io non son tanto bestia! Scommetto che è suo carattere! — gridò Rametta, accennando al barone col dito tremante di collera.
Quello impallidì, come fosse davvero reo, tanto fu il colpo.
— Che intendete dire, don Nunzio?
— Dico quel che dico!
— Badate a quel che dite! — strillò la zia Bianca, investendolo lei pure.
Il notaio tentava invano di calmarli:
— Sst!... Sst!...
— Non mi fate parlare! — mugghiò Rametta, mettendosi la mano sulla bocca.
— Siamo tutti d’accordo per imbrogliarvi?