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lontano ogni cattivo seme, che potesse infettare li popoli e per- turbare lo Stato, sapendo che, si come gli ordini religiosi sono il fondamento dei civili e dei militari, cosi, alterata che sia la religione, manca l’obbedienza nei sudditi e cresce la temeritá nei soldati. E quello che sopra ogni altra cosa importa è, che, con opera cosi buona e con mezzi cosi santi, s’acquista il par- ticolare favore del signor Iddio, il quale con la sua grazia si deve credere che assista a quel governo e che abbia prote- zione di quel principe. [In Fiorenza sono gli uomini piú tosto inclinati all’ateismo che all’eresia; onde eretici non vi si sentono. Ateisti se ne troverebbe; ma questi stanno occulti, non attendendo a molti- plicar la loro setta né a tirarsi dietro il popolo, perché, non dando essi esempio di pietá, mancano del fondamento col quale si alletta la moltitudine]. Per tutte queste cause chi considera e bilancia le condizioni di questo Stato, quando era retto dalla republica ed adesso, che è governato da un sol signore, troverá che in quei tempi sono state disprezzate le scomunicazioni dei pontefici, ora tutte le censure ecclesiastiche sono piú temute, e per conse- guente la religione piú venerata; vedrá la quiete, essendo escluse le sedizioni, piú stabilita; il dominio, per l’accessione di Siena, piú ampliato; i nemici naturali ed implacabili dei fiorentini, come sanesi, domati e soggiogati; le forze, per l’or- dinazioni delle bande e per l’instituzione della milizia marittima, piú accresciute; i popoli, per queste cause, piú sicuri, ed il principato piú grande e piú stimato da tutti. E però, essendo le terre e le cittá soggette a Fiorenza contrarie a quel governo, quando era partecipato da molti, dicevano i savi di quel tempo che bisognava tenerle tutte in freno con qualche violenza: Pi- stoia, con le parti, tenendola divisa; Pisa, con la povertá, te- nendola depressa ; Volterra, con la forza, tenendovi gran pre- sidio; Arezzo, col contado, che è contrario alla cittá; sola Cortona, con le grazie, concedendo quanto dimandava. Ora che tutte le cose sono ridotte sotto un sol signore e che tutti gli ordini dipendono d’un sol capo, essendo esterminati gli