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APPENDICE Relazione di Alvise Buonrizzo ai Capi del Consiglio dei dieci Illustrissimi ed eccellentissimi signori colendissimi, oltra quanto io, Alvise Buonrizzo, ho rappresentato in scrittura a Vostra Sere- nitá, mi è parso anco debito mio dar conto a Vostre Signorie illustrissime di alcune altre cose che reputo degne della loro no- tizia, si per la loro qualitá, come perché de alcune (come elle intenderanno) mi è stata fatta istanzia che siano tenute secrete. Ragionando un giorno io col granduca in proposito del ma- trimonio, che si diceva della nepote di Sua Serenitá con don Ce- sare da Este, mi disse Sua Altezza, oltre quanto scrissi, che di detta trattazione apena il signor don Alfonso ne aveva avuta no- tizia, ma che quest’era stato tutto pensiero del duca di Ferrara, il quale, per il dispiacer che senti che la cosa fusse stata scoperta e ridotta in niente, ne prese tanta alterazione, che stete dui giorni con la febre; e, avendo esso duca pur pressentito che il granduca era stato avertito da Ferrara, temendo che fusse stato il suo ambasciator residente in Ferrara, scrisse a Sua Altezza che desiderava che la gli levasse di lá detto ambasciator, o con man- dargliene un altro overo con levarlo del tutto, perché esso duca levarebbe anco il suo che tiene in Fiorenza. Al che il granduca mi disse aver risposto: che egli non aveva occasione di levar detto suo ambasciator; però che, quand’esso duca di Ferrara le- vasse il suo, che tiene a Fiorenza, Sua Altezza ancora farebbe del suo che tiene a Ferrara quello che se le convenisse: però che non successe altro. E mi fece instanzia Sua Altezza che scri- vesse questa cosa in secreto a Vostre Signorie eccellentissime, perché, purtroppo, disse che durava gran fatica a comportarsi ben con esso duca di Ferrara; soggiungendo Sua Altezza che in veritá che il predetto suo ambasciator non li aveva dato il predetto avertimento, ma che erano stati tre altri suoi amici secreti che gli lo avevano scritto, senza che l’uno sapesse dell’altro. E sog- giunse poi : — S’inganna esso duca, se ’l crede eh’ io aspetti o speri