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per il successo occorso del signor Alvise Mocenigo del quondam signor Antonio, che, fino ch’io mi fermavo in quella cittá, do- vessero loro starsi ritirati in villa; eh’è stato stimato onore di molto rispetto a questo serenissimo dominio. Tiene questo principe per l’ordinario suoi ambasciatori in Roma, all’imperatore, in Francia (se ben al presente vi ha so- lamente un secretario) ed in Spagna; e a Milano e a Modena tiene un residente, come tiene parimente residente presso la Serenitá Vostra. E si tiene che manderá qui ancora il medesimo Montatiti, il quale veramente mostra grande osservanza verso questo serenissimo dominio, avendo voluto egli ancora star sempre a servirmi, come ministro di Vostra Serenitá, tutto il tempo che mi son fermato a Fiorenza, con dimostrazione di molta riverenza ed affetto; come ha veramente fatto il signor Lorenzo Gondi, dal quale non si potevano desiderar effetti di piú ossequente volontá verso questo serenissimo dominio. Presso Sua Altezza risiedono poi ministri di principi ordi- nariamente: il nunzio del pontefice, due ambasciatori, un di Mo- dena ed uno di Lucca, ed il residente di questa serenissima republica. Né devo lasciar di dire che da monsignor illustrissimo nunzio, eh’è monsignor Grimani, vescovo di Torcello, ho ri- cevuto, e nel mandarmi ad incontrar e nel visitarmi subito gionto nella cittá, quelli veri effetti d’interna divozione e riverenza, che sono propri della sua illustrissima e benemerita casa verso il servizio, dignitá e grandezza di questo serenissimo dominio. Come parimente il signor residente di Vostra Serenitá, eh’è il signor Giacomo Vendramino, soggetto di quelle degne condizioni che sono molto ben note a Vostre Signorie eccellentissime (il quale, e per esse, e per la sua prudenza e virtú, e per l’onore- voiezza con la quale si mantiene a quella carica, ho trovato esser grandemente amato e stimato e dalle Loro Altezze e da tutta la cittá), non ha mancato in quest’occasione di tutto quello che potesse maggiormente dimostrare non manco la prontezza che l’attitudine sua in quello che può concernere la riputazione e servizio di questo serenissimo dominio. Onde assicuro Vostra Serenitá che si va egli rendendo ogni giorno piú degno della