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qualche mercanzia e traffico, il quale cessando al presente per ordine del presente granduca, coinè ho detto, convien diminuirsi qualche cosa. Ma, al mancamento, che per questa causa si ri- ceverá, si pensa di supplir con la diminuzione della spesa, e perciò si levard mano a mille fabriclie a Livorno, alla Ferdi- nanda ed altre che il granduca suo padre continuava con gran diligenza; e si pensa di minuire anco li presidi nei luoghi manco bisognosi e levar, come ho detto, del tutto li vascelli da corso e redur a manco numero le galere ; e di questa maniera andar pareggiando le cose per utile proprio e con sodisfazione mag- giore dei sudditi, che con molto incommodo erano continuamente comandati al lavoro delle fabriche. Non volendo lasciar di dire a questo capo che, se bene fa il granduca molte spese straor- dinarie, e iil nozze e in ricever principi e personaggi ed altri, secondo l’occasione, sono però queste pagate con una contribu- zione, che si mette di tempo in tempo sopra li medesimi popoli. Le milizie, che tiene questo principe, sono 36.000 soldati d’ordinanze, descritti per tutto lo Stato, sotto tanti capitani. E questa è milizia benissimo esercitata e di tali attitudini e qualitá, che in tutti i tempi ed occasioni se ne può sperar ottimo ser- vizio. Tiene poi, oltre questa gente, circa 3000 fanti, ordinaria- mente, di milizia pagata, divisi per tutte le fortezze dello Stato e sono pagati a scudi tre al mese, eccettuati quelli che servono nelle fortezze di Livorno, quelli di Grossetto e quelli delle fortezze di Fiorenza, che sono in numero ili 600, i quali sono pagati in ragion di scudi quattro al mese. Tiene una compagnia d’8o uo- mini d’armi, che risiedono in Siena, 300 archibuggeri a cavallo e 400 cavaleggeri, con paga di dieci scudi al mese per cadauno; e sono obligati li cavaleggeri, a 100 per volta, quando non pare però all’Altezza Sua comandarne piú. accompagnarla continua- mente quando esce fuori le porte della cittá. E tiene 100 tedeschi alabardieri, che sempre l’accompagnano ed assistono alla guar- dia del palazzo, come lanno anco li archibuggeri a 50 per volta. Non ha capi da guerra principali, se non il signor Francesco Dal Monte, generai della fantaria, ed il marchese Biasio Capi- zuchi, romano, generai della cavalleria, essendosi, per quanto