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in quella cittá; ma, con farvi Sua Altezza residenza per quattro mesi continui dell’anno, procurò che avesse effetto questa sua intenzione. Ma, con tutte queste intelligenze e con aver ivi anco i suoi arsenali, ho inteso che non arriva questa cittá a 16.000 anime; e, se il presente granduca non vi averá quella affezione, che vi aveva il padre, e li piacerá piú l’abitazione della bella Fiorenza che di Pisa, si tiene che sia per facilmente ridursi nel poco buon stato di prima. E molto facile è la ragione da per- suaderselo, perché, non essendo abitata da propri paesani (ché poco o nessuno se ne ritrova, essendo andati ad abitar altrove al tempo delle guerre e del conquisto, che fecero i fiorentini di quel Stato), ma solamente da forestieri e mercanti, che con- vengono mantenersi con li negozi, ed essendo la cittá posta tra Fiorenza e Livorno, ognuna delle quali e per una parte e per l’altra li leva in gran parte l’occasione del commercio e de’ traffichi, difficilissima cosa è che vi si possino mantenere, se non li scolari e qualcheduno che possi stare su proprie entrate. E perciò ho inteso che fu raccordato al granduca Ferdinando che, se voleva Pisa ben popolata, come converrebbe anco alla nobiltá di quella cittá, si contentasse aver a Livorno quella bella fortezza, e che nel resto la terra servisse solamente per scaia o magazeno, per dir cosi, alle mercanzie, che da Fiorenza e dalli abitanti in Pisa, fossero mandate per mare e per mare fatte venire; perché di questa maniera, e presto e facilmente, si po- pularebbe Pisa con maggior benefizio anco delle rendite del medesimo principe, non essendo possibile che, essendo e Pisa e Livorno tanto vicini l’uno all’altro, si faccino abitabili e mer- cantili tutte due. Lo Stato poi di Fiorenza è, questo ancora, bellissimo. E, per non mi estendere in maggiori particolari, che potessero forse apportar tedio a Vostra Serenitá, dirò solo che sono tutti questi Stati uniti insieme; e da ponente e levante bagnati dal mar Mediterraneo, e da mezogiorno e tramontana coperti dall’Ap- pennino, che li rende sicurissimi per l’asprezza de’ monti e per la strettezza de’ passi. E, cosi al piano come alla collina ed al monte, sono ornati questi Stati in maniera di villaggi, terre e