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di quei Stati, governava perciò con rigore, volendo nondimeno che fossero nel resto li sudditi ben trattati e che si conservasse l’unione e tranquillitá fra suoi cittadini e popoli. Ma, tornando al presente granduca Cosmo, dico che è di etá di 19 anni, di statura mediocre, di complessione, se ben sana, non però molta robusta, se con l’etá non anderá avanzando, come si crede. Mostra bell’animo e soda prudenza, ed è di natura amabile e graziosa, e, avendo avuto nella sua educazione gran parte la madre, eh’è signora mollo pia e religiosa, ed esso principe anco in ciò molto ben intenzionato, ama la giustizia e mostra concetti nobili e grandi. E perciò, come il principe metteva, come ho detto, ogni pensiero in accumular denari, intromettendosi perciò in ogni traffico, cosi ha voluto questo nuovo principe mostrar all’ incontro altrettanto segno di liberalitá, con assolutamente levar tutti li negozi e tutti li traffichi instituiti dal padre, stimando piú tosto propri a mercanti ch’a principi. E, con questo e con abbassar anco il prezzo a tutte le cose necessarie al vivere, in che è stato grandemente favorito dal- l’abbondanza dell’anno presente, s’è acquistato in questo prin- cipio in maniera la benevolenza de’ popoli, eh’è grandemente onorato e ben veduto, avendogline dato particolarmente ma- nifesto segno un giorno che, ritornato, subito morto il padre, da Pisa, dove era egli andato per dare gli ordini necessari, fu, nel ritorno che fece in Fiorenza, incontrato da gran concorso di popolo alla porta della cittá, portando chi pane e chi vino in mano, e gridando cadami: —Viva Cosmo! viva Cosmo! — con tanto applauso, che non solo gli mostrò il popolo grande inclinazione, ma, portando la carrozza piú la gente che li cavalli, 10 accompngnórno sino al palazzo con lo stesso applauso e con suo grandissimo gusto. Per il che fece egli, il giorno seguente, dar di nuovo accrescimento al pane d’un’oncia e calò di prezzo 11 vino. Si è parimente conciliata Sua Altezza la benevolenza de’ popoli con un’altra azione non usata mai dal padre né da altri antenati suoi, ed è con dare le udienze publiche, ascoltando con pazienza e benignitá cadauno. 11 che apporta veramente Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato - in 2 . 1