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Con il pontefice il granduca professa di tenir perfetta intel- ligenza, ed ha detto a me che ha seco gran confidenza e che procura di conservarla. Che lui ha comodato seco il negozio delle Chiane con gran suo avantaggio, poiché essendo incas- sate le acque, si bonificano molti suoi terreni giá cominciati a far coltivar dal granduca Francesco. Che ha avuto di fresco una gran difficoltá con Sua Santitá in materia d’inquisizione, perché è stato richiesto di far metter prigione il comendator Alidosio, cavalier principale e destinato suo ambasciator in Germania, per imputazione d’aver ricevuto in casa un figliuolo di un boemo, con promessa al padre di non astringerlo a viver cattolicamente in Italia, ed imputato di aver opinioni ereticali: cose tutte false, perché il giovane è allevato cattolicamente ed il comendator non patisce alcuna opposizione ; nondimeno ha consentito di farlo carcerare: eh’è stato un gran che ritener un ambasciatore, e si è contentato che da Roma venga uno comissario, il quale unitamente con l’inquisitore di Fiorenza espedisca il caso, che sará di assolverlo, perché è innocentis- simo. Che lui lo fa perché reputa buon consiglio fuggire gl’incontri. Che lui è della scola vecchia, né sa piú come governarsi, giacché li papi hanno riposto tutto nelli nepoti, e li cardinali non possono cosa veruna, se non in far male, e molti lo fanno volontieri, non per odio che portano alli prencipi, in disservigio de’ quali parlano, ma per dar travagli e fastidi a Sua Santitá; la quale nondimeno è robusta, con tutti li suoi cauteri, che, di due che n’aveva, sono fatti tre ed ultimamente vi ha aggiunto il quarto; ma che è prencipe buono e per tale lo ha esperimentato, e perciò procura di viver seco in perfetta intelligenza. Il medesimo fa con li cardinali, ma non può giá dissimular la poco buona volontá sua verso Aldobrandino; e la me ha detto che, se lui gli è stato inimico per tredici anni ili pon- tificato, può ben soportare di esser corrisposto da Sua Altezza per altri tredici. Raccontano che. quando il Cardinal Aldobrandino andò a Fiorenza, legato per le nozze della regina di Francia, nel partire !u accompagnato dal nunzio di Sua Santitá sino a Bologna e che, entrando nelli confini del Stato ecclesiastico, disse