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e mettendovi dentro pressidi sufficientissimi per la total as- sicurazione di quella parte; la qual anco si renderebbe assai difficile ad esser trascorsa dall’inimico, per il costume di quei paesani, che sogliono ridur tutto il grano della campagna ne’ luoghi forti e atti a sostener qualsivoglia impeto. È Fiorenza bellissima e nobilissima cittá, ma non giá molto forte; perché, se ben contiene due forti, l’uno sopra il monte e l’altro al piano, tuttavia le muraglie, fosse e baloardi son cosi deboli, che, quando Sua Altezza non sperasse col grossissimo presidio di tenir lontano l’inimico, poco tempo potrebbe quella cittá sopportar una gagliarda batteria. Le fanterie descritte nel Stato del signor granduca sono al numero di 35.000 fanti, e cosi ben tutti instruiti e disciplinati, che di essi si può prometter ogni sorte di servizio. La bontá di questa gente procede cosi dalla continua diligenza de’ ca- pitani ch’usano nel disciplinarla, come perché li vien permesso ad alcuni d’andar alla guerra, dove travagliandosi ed esserci- tandosi, possono poi, con l’esperienza per prova, servir degna- mente il lor prencipe. Accrescerebbe il granduca, quando vo- lesse, queste sue milizie; ma giudica piú tosto averne pochi e buoni che molti e inesperti. Oltre che, per particolar privi- legio della cittá di Siena e Pistoia, non si può descriver in esse gente da guerra; e nella cittá propria di Fiorenza non aecon sente il granduca, per interessi propri e convenienti rispetti, che sian descritti fanti, volendo esso che le forze delle altre cittá sian quelle che difTendino Fiorenza, non parendoli negozio molto sicuro il conceder armi a quel popolo, che altre volte era solito viver sotto republica e che conteneva tante sollevazioni. Governator generale di queste fanterie si ritrova il signor Camillo Dal Monte, con provesione di 2000 scudi all’anno: persona stimatissima dal granduca, come veramente comporta la molta sua pratica ed esperienza che tiene nelle cose di guerra. Per governator generale della cavalleria si ritrova il conte di San Secondo con V istessa provesione, comandando a due compagnie di cavalli, d’uomini d’armi 43 l’una, e a 400 leg- geri, i quali servono cosi per la guardia della persona del