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memoria delle cose antique, imperoché la casa de’ Medici ha sempre favorito la plebe e li poveri e li ha sovvenuti de grani e de elemosine: unde, sendo seguita dopo la partita de’ Medici la pestilenzia grandissima e la fame in Fiorenza, è opinione della plebe questi infortuni esser seguiti per la partita de’ detti Medici; e di questa opinione è anco il contado, quale anco è bene disposto per Medici. Di modo che, se si movessero 4 over 5000 fanti verso Fiorenza per nome del papa e che qualche uno de’ palleschi facesse qualche numero di gente ’n la cittá, potria essere che ancora li Medici vi entrassero. Vero è che hanno questo contrario: che in quella famiglia non vi è personaggio da ponere in Fiorenza, e quelli giovani non sono atti ad entrarvi e meno a governarla ; poi il reverendissimo Cortona non saria grato né agli amici né alli nemici : e li palleschi non ariano ardire di scoprirsi, non avendo personaggio che potesse riuscire e perseverare nel guberno, perché, essendo scoperto il forzo de’ cittadini nemici, come non glie fossero piú forze né piú genti armate, de fatto li cacciariano un’altra fiata li Medici, e saria con rovina de’ suoi partigiani. E però credo che né il pontefice se ponesse per ora a volere reponere suoi nepoti in Fiorenza, né li suoi partigiani e seguaci ardiriano di scoprirsi per le cause antedette. Ma, perché al mio partir da Fiorenza intesi esser coinmune opinione di quelli cittadini che quel guberno non potesse durare e che fusse necessario mutarlo, tanto piú che ’l forzo degli uomini da bene non potevano sopportar l’insolenzia di quegli rabbiati e molti mali iudici del Consiglio grande, se potria iudicare che li piagnoni se debbano concordar con li palleschi per superchiar gli arrabbiati, non giá introducendo Medici, come prima erano, ma concordandosi col pontefice, con il favor del quale potessero far un parlamento e levare il guberno dalle genti basse e poi ponerlo in mano delli primari e nobili cittadini. Il che fatto prima per parlamento con le arme, se andará poi firmando con diverse provisioni che fariano, e con questo satisfariano el pontefice de dare li beni suoi alli nepoti di Sua Santitá e di serbarli li promessi capitoli; perché al presente li togliono li beni, non giá come