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morire; li quali se chiamano anco li «compagnoni», e fu una compagnia di giovani che andarono con le arme a premiere detto frate. Questa fazione è perseverata sin al presente contra li piagnoni, e molti, che al tempo del frate non s’impacciórno, se sono accostati a questa fazione, nella quale vi sono il forzo de’ giovani poveri, fallili c persone senza padre, senza governo e di non buona qualitá, come a Fiorenza s’afferma ; ed ancor questi sono in buon numero e forse 800. Sono molto ignobili, cioè dcM’arti minori, di modo che sono, per quanto dicono, le fecce di Fiorenza, alti quali non mancano qualche uno de’ vecchi, che, per avere il favore di questi giovani c per essere poi fatti confalonieri, come si crede, danno favore a questa fazione e sono come capi di essa. Fra li quali, essendo io a Fiorenza, messer Baltassar Carduccio dottore pareva ch’avesse gran credito ed estimazione con questa fazione. Ambedue queste fazioni sono state c sono contrarie a’ Medici, perché il frate non voleva Medici e li rabbiati non volevano né Medici né ’l frate. Ambedue convenivano insieme contra Medici c sili al presente convengono; ma nel guberno, poi espulsi li Medici, non convengono fra loro. La terza fazione è quella dclli bigi, qui stati nullíus coloris. Li quali non sono né piagnoni né rabbiati, e questi sono li palleschi, cioè quehi che segueno li Medici, e questi sono anco uomini di buona qualitá, di buone famiglie, uomini sufficienti sopratutto e pratici di Stato ed in questo superano assai li piagnoni, cioè di pratica ed intelligcnzia de Stato; ma non sono molti in numero. Delle quali fazioni quella de’ piagnoni prevale alle altre ora ed ha li magistrati e dominio nelle mani; c questo è seguito impcroché, congregato il Consiglio grande ed avendo principiato a fare l’elezione del li Dieci, nelle ballotazioni li piagnoni e rabbiati con le loro fave furono concordi in espellere e lassare «li fuora li bigi, cioè li palleschi, e cosí detti palleschi restarono tutti con la repulsa; onde, remanendo poi la concorrenzia fra li piagnoni c rabbiati, li palleschi, dubitando del furor e rabbia delti rabbiati e che, se avessero li magistrati in