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ceduto giá al duca Cosmo il Porto detto Ferrazzo (porto principalissimo, sicuro e capace di qualsivoglia grand’armata, sopra il qual porto fondò esso duca una buona terra, denominata dal suo nome Cosmopoli, la qual tuttavia col concorso di nuove genti si va piú empiendo ed ampliando), per questo si può dire che detto signor di Piombino non ne sia piú patrone, ma il granduca; tanto maggiormente, essendosi Sua Altezza, mediante un partito fatto con detto signore, impatronito per il spazio di sessantanni da venire della miniera di ferro, che in grandissima copia si cava da quell’isola; e, somministrandosi poi di lá a tutta la provincia e per tutto il paese, ne viene l’Altezza Sua a cavarne grandissimo utile. Avendo fin qui detto del dominio e Stato posseduto da questo prencipe, viene ora in conseguenza il dar relazione della qualitá delle forze possedute da quello, cosí per la difesa e sicurezza sua, come, se occorresse, per l’ofTesa d’altri. Queste si considerano in due modi: maritime, cioè, e terrestri. Le terrestri sono di cavallaria e fanteria. Quanto la fanteria, cavati alcuni pochi fanti spagnoli, che risiedono nelle due cittadelle di Fiorenza, quella cioè di San Miniato sopra il monte e la cittadella vecchia al piano (nelle quali solevano tenersi giá fanti allemani, ma, perché non riuscivano, vi furono rimessi li spagnoli, come piú atti al governo e custodia de’ luoghi forti), cavati questi ed altri alcuni italiani, che sono ripartiti in diversi presidi dello Stato fino al numero di trentadue, si come a Pisa, a Livorno, a Volterra, in Arezzo, a Pietrasanta, a Siena, a Grossetto, ed altri luoghi del Senese, cavati, dico, questi, che passano, tra spagnoli ed italiani, il numero di 730 fanti incirca, pagati ordinariamente ogni ventinove giorni a tre scudi d’010 al mese, il resto della fanteria consiste in una milizia ordinaria d’uomini del paese, chiamati le «bande», ad uso delle nostre «cernide», ripartite e divise in ventotto luoghi e terre delle piú principali del dominio, con un capitan generale di quelle, che ha nome di «generale della fanteria», ed è al presente il signor Mario Sforza, con provisione di 2000 scudi l’anno, che è la maggiore che dia Sua Altezza; ma questo, ritenendo solamente il nome di