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È nominato questo prencipe, come Vostra Serenitá ed ognuno sa, don Francesco de’ Medici, con titolo in prima di duca di Fiorenza e di Siena, ora di granduca di Toscana, se bene abusivamente, non dovendo per il previlegio della creazione in granduca, concesso al duca Cosmo, suo padre, da Pio V (che è stato il seme della discordia tra questi altri duchi d’Italia, competitori suoi), chiamarsi altrimente che «granduca in Toscana», poiché della provincia non è absoluto signore: perché la cittá di Lucca, con il dominio suo, resta libera né ha che fare con lui, insieme con il paese della Grafiagnana, che è del duca di Ferrara; si come, oltre quelle, resta libero tutto il paese che chiamano la Lunigiana, de’ marchesi Malaspina; resta parimente libero il marchese, ora prencipe, delle terre di Massa e di Carrara, il signor Alberigo Cibò; e dall’altro lato resta libera la cittá di Perosa, con tutta quella parte che arriva fino al Tevere, appartinenti allo Stato ecclesiastico. Tuttavia, non considerandosi né riguardandosi a questo, è l’Altezza Sua, non altrimente come se fosse patrona anco di quella parte, nominato, e da Vostra Serenitá e da ognuno, «granduca di Toscana» e non piú «in Toscana». Di questa provincia, poiché da quella deriva la grandezza e potenza di questo prencipe, non sará alieno dal proposito nostro dirne alcuna cosa in universale, affinché tanto meglio sia conosciuta la qualitá del stato ed essere di Sua Altezza. Fu questa anticamente detta in latino «Etruria», dalli popoli etruschi antichissimi, posta come ombelico e come centro nel mezzo dell’Italia, confinando da levante con il fiume Tevere, che la separa dallo Stato della Chiesa, in quella parte dove è Cornetto e lo Stato di Castro, pertinente al duca Ottavio Farnese; da ponente confina con il fiume della Magra, che la separa dalla Liguria, cioè dal paese di Genova; da mezzogiorno ha per confine, per il spazio di 200 e piú miglia, il mar Mediterraneo; da tramontana 1 *Alpi e l’Appennino, che l’attraversano da un capo all’altro e la separano dalle province del1 ’ Umbria, della Marca, della Romagna e dalla Lombardia, se si mette in Lombardia la cittá di Bologna. Da questa parte di