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anco a me, e con la medesima familiaritá, mostrandoli di sua propria mano particolarmente ogni cosa, prendendosi la medesima fatica. Ma, neanco contento di queste cose, volle, con molto straordinario modo di favore, onorare in ultimo la Serenitá Vostra, perché, il giorno ch’io mi partii, mi venne ad incontrare con li cavai leggeri della sua guardia, con li lanzi e con gran numero di cavalli poco distante dal palazzo di Pitti e molto dal suo, ove abita. Non contento d’avermi levato fin di casa, entrando lui medesimo in essa e nel ritorno raccompagnatomi, come scrissi a Vostra Serenitá, mi condusse a desinar seco a Pratolino, suo palazzo distante da Fiorenza cinque miglia; e dopo desinare, con tutto che io facessi grandissima resistenza, non si contenne di venirmi ad accompagnare fin sopra la via maestra, che conduce a Bologna, che furono due miglia; in modo che fui da lui accompagnato per sette miglia. Ed in tutto questo viaggio e nel partire, mi ragionò con tanto affetto e con cosi riverente forma di Vostra Serenitá, che piú non poteva desiderare. Oltre a questi publici favori del prencipe ed una universale sodisfazione di tutta la cittá, che si scopriva nel volto d’ognuno, fui anco molto favorito in particolare con comedie, feste, banchetti e si fatti trattenimenti. In modo che s’è conosciuto chiaro non solo questa ambasceria esserli stata quanto si possa dire cara e molto grato questo onorato segno d’affezione di Vostra Serenitá verso lei, ma anco essersi impresso un grandissimo desiderio nel prencipe di bene e strettamente intendersi con questa serenissima republica: perché, non avendo il granduca molto buona intelligenza con prencipi grandi oltramontani, dall’imperatore in poi (dal quale spera poco, si perché poco può ed ha molto che fare, si anco perché sará sempre unito col volere del 1 i spagnuoli), e in Italia poi, dal pontefice in fuora, avendo pochi o ninno amico (sapendo forse li disegni e pensieri di chi ho detto di sopra, che ha molto desiderio delle cose sue), spera, essendo unito ccn la Chiesa, come è e sempre sará, intendendosi anco con Vostra Serenitá, dar in maniera riputazione alle cose sue, che restino tronche l’ali ai pensieri di chi macchinasse contro lui, e per la difiícultá ne disperino l’impresa; e, oltre