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occasione, né per richiesta fatta né per partito proposto, alcuna quantitá di danari a quel regno E m’ha detto, raccontandomi questo fatto, che rispondeva a quelli, che lo persuadevano a far nuovo imprestido per riscuotere il primo ed il secondo, ché cosí gli era promesso, che, quando gli saranno restituiti li suoi danari, penserá poi a darne degli altri e che non aveva mai saputo che l’accrescere un debito fosse strada al diminuirlo, E mi disse anco a questo proposito che non se voleva lasciar cavar piú delle mani un quattrino, si per l’essempio de’ passati, come perché, pretendendo la regina madre sopra alcuni beni paterni, che sono nelle mani del granduca, che li tiene come cosa attinente a lui, non vuol dare questa commoditá a Sua Maestá di pagarsi da per sé di quanto pretende, e riceverne lui poi, con molte lanno, poco onore. Ma, oltr’a questa negativa, non restò anco Sua Maestá cristianissima affatto sodisfatta, perché, quando passò per Italia e per questa cittá, cosí come vennero tutti gli altri prencipi di considerazione per onorarlo, cosi non solo non venne il granduca, che pur si poteva scusare per la fresca morte del padre, ma neanco alcuno della casa de’ Medici: il che non fece, essendosi consultato di mandare il cardinale, e risoluto di no, ma di sodisfar a tal complimento con un solo ambasciatore; e dicesi per fuggire la richiesta de’danari. Infine, per quanto si vede, non pare che ’1 granduca proceda con tanti offici verso quella Maestá, con quanti soleva giá il padre, forse perché, mutata la faccia di quel regno, sia mutato il volere di quelli amici, che per util suo sono tali, sperandosi ora poco di quel regno per li suoi travagli. Col re cattolico si può credere che questo prencipe non stia molto bene, perché non è meno sospetta a Sua Maestá (fatta avvertita di molte azioni del granduca morto, che dimostravano pensieri di cose maggiori) la grandezza di questo prencipe in Italia di quello che siano temute dal granduca le forze di Spagna; né, per quanto son informato, vede volentieri in sua mano lo Stato di Siena, né assenti molto prontamente all’investitura che li fece suo padre; e, oltre di ciò, quando fu il granduca in Spagna, nel tempo che egli era prencipe, per molti accidenti ch’occorsero