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al grado e molto meno all’etá sua. Onde, cosí come questa cosa è ormai fatta publica, cosí dá grandissima meraviglia ad ognuno ; e tanto piú, vedendosi andare il di in cocchio per la cittá con un solo servitore, e tutta la notte medesimamente, prendendo vanamente una poco ben considerata securtá, la quale non da altro nasce, per quanto se intende, che da questi suoi amori. I quali, aggiungendo nuova e particolar ingiuria a quello antico e universal odio, che, come ad usurpatore della libertá loro, gli è portato da’ cittadini, potriano mettere in animo a qualcuno di macchinare contra di lui, inanimato ancora da questa facilitá; peroché non era restato a’ fiorentini alcuna cosa salva che l’onor delle donne, del quale ora vedono con suo grandissimo dolore esser spogliati. Onde, parlando io con alcuni gentiluomini de’ primi della cittá, mi dissero che questa sconvenienza del duca partoriria al securo malissimi effetti; perché quelli cittadini, che potranno vivere in altri paesi, si partiranno dalla cittá e quelli, che non vorranno lasciar le loro possessioni o entrate, si ridurranno ad abitar nelle loro ville, facendo grandissima stima sopra ogni cosa dell’onor delle donne: onde la cittá veniria a perdere molti cittadini. Però, discorrendo molti che quella prudenza, quella costanza, quella continenza, che ha usata il duca al tempo della duchessa sua moglie, tutto dipendeva dal buon consiglio e dalla buona volontá di lei, concludesi dalla maggior parte che la buona fortuna prima, e poi il consiglio della duchessa, abbino avuto maggior parte nella grandezza del duca che la prudenza di esso medesimo, vedendosi chiaramente che doppo la morte di lei le cose di Sua Eccellenza non son passate con quella dignitá né con quella sodisfazione de’ sudditi che passavano innanzi. Soleva il duca far molte grazie al tempo della duchessa: ora è rigidissimo e non ne concede mai una; talmente che ognuno vive disperato e quasi arrabbiato, per usar quelle medesime parole con le quali sogliono essi manifestare questo doloroso aspetto degli animi loro. È amantissimo questo principe della pace, sapendo che amarissimi sono i frutti della guerra ancora a chi vince; e, se bene, con la guerra, è stato ingrandito