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secretarlo de’ criminali di tutti quelli che da loro sono incontrati la notte o con armi o senz’armi, o con luoco o senza, o soli o accompagnati ; e questo si fa perché, sapendo quelli, che sono incontrati dalle guardie, esser mandati in lista al duca, si guardino d’andare con mal intenzione. Si fa eziandio per questa cagione: che, succedendo un delitto di notte ed essendo sta’ dalle guardie incontrato alcuno o nel luoco o vicino al luoco del delitto, si presuppone che gli incontrati ne possino sapere alcuna cosa, overo possino esser stati loro quelli che hanno fatto l’errore, del quale se ne viene piú facilmente in cognizione : e quelli, che sono incontrati con l’armi, sono castigati d’ordine del prencipe, perché mira le persone e mira se piú d’una volta è sta’ incontrato. Ma è cosí generale il spavento in ciascheduna persona, che non si sente mai cosa enorme; e, se per sorte segue qualche omicidio, a un tiro di falconetto si serrano tutte le porte della cittá, né si aprono perfino non sii fatta diligente investigazione del delinquente. E sono cosí severe le cride e le proclame fatte sopra quelli che danno recapito o che ascondino o che procurino di salvar simili uomini, che ’l padre non saria sicuro dal figliolo, né ’l figliolo dal padre. Ha poi questo prencipe alcune pregioni, che si chiamano le «secrete», le quali sono di tanto terrore, che si dice «Iddio mi guardi dalle secrete del duca». dalle quali non esce mai né nuova né imbasciata di quelli che vi entrano dentro, e molte volte l’occorre che sono ritenuti gli uomini senza che sappino perché. E questo è che ogni minima parola detta o udita in pregiudizio del prencipe, che dia indizio d’ogni minima sospizione, fa far simili repentini essecuzioni; ché, per saper e intendere minutamente tutti gli umori della sua cittá e del suo Stato, ha constituito un numero infinito di una certa sorte d’uomini, che sono da tutti fugiti come la peste, perché sono giá scoperti e sono chiamati le spie del duca, li quali riportano al duca tutto quello che si parla di lui e che di lui si dice nelle case, nelle chiese, nel li monasteri, nelle strade e nelle piazze; e da simili relazioni se ne sono fatte subito dimostrazioni. E questo terror delle spie è ridutto a questo termine, che tutti