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Oltra queste genti, vi è il battaglione delle genti fiorentine, ed è diviso in due capi: uno de lá da Arno, l’altro de qua da Arno. De lá da Arno è capo il signor Francesco dal Monte, che fu fratello de quello grande e valoroso quondam signor Pietro dal Monte che al fatto d’arme a Cassano fu morto da’ francesi alli servizi di Vostra Serenitá, e certo questa fameglia fin ozzidi è molto sviscerata del nome veneto. Ha fioli e nepoti aptissimi e strenui nelle arme, e tutti teneno un desiderio infinito di servir la Serenitá Vostra. Il secondo capo del battaglion de qua da Arno è don Babón de Naldo. Ciascun di questi due ha in condutta a tempo di guerra fanti 500 usati, oltra i! battaglione. Hanno de provisione ducati 400 a l’anno, e li dui fioli de l’uno e l’altro hanno de provision ducati io al mese per ciascuno. La descrizion integra delle genti del battaglione è fatta de tutti quelli omeni nel dominio fiorentino da anni 18 fin 50, e questi tutti passano il numero de 24.000. Fassene tre capate: la prima capata pò esser da 6000 fin 7000, delli quali mancando alcuno per giornata, supplisseno con tanti de quelli della seconda capata, reimpendo poi successive con tanti de la terza. Queste gente del battaglione sono sotto 32 capi, divisi 16 de lá da Arno e altri 16 delle genti di qua da Arno, sotto li sopradetti dui capitanei. Hanno ditti dui capitanei ducati io a l’anno de tassa per ogni compagnia, che sono ducati 160 a l’anno per uno, ed ita vengono essi capi, omnibus computatisi ad aver a l’anno tra loro e fioli ducati .680 l’uno. La nova milizia in Firenze è stata come casu introdutta; imperoché — attivandosi la cittá in le suspizion del papa e de Nicolò Capponi, che per tempo dependeva, per quel vedeasi, dal papa; la suspizion delli lanz, quando calorono, simulando, per quello si divulga, tra li altri don Baldissare Carduzi, ch’era allora delli Dieci e capitano della fazion delli arrabbiati, adiuntosi il riporto de don Emilio Ferreto, che dechiara aver avuto da l’episcopo de Capua il pontefice perseverar nel mal animo contra Firenze, e ritornando a far quello che mai li sui antecessori non avean fatto, cioè far decapitar de li sui contrari; item la voce de li solicitati dal papa al sacco de Firenze e a ponerli