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APPENDICE Sommario della relazione di Firenze di Marco Foscari 1528 Non avendo avvito notizia de la lege, quando io feci la relazion mia de la legazion di Fiorenza, che fo del 1528, del mese di marzo, io non la deti altramenti in scriptis. Ma ora, essendo sta’ letta la parte e fatto intender a tutti quelli che non hano dato la sua relazione in scriptis , la debano dare; ancora che tutte le cose alora occorevano siano al tutto mutate, tamen, per esser obediente, per la presente scrittura declaro le infrascritte particularitá, che con fatica mi ho redutto a memoria; e primo de il guberno, che era alora in quella cita, si in tempo del magnifico Ipolito, come, dapoi partito lui, sotto la aministrazione del populo. Io non mi estenderò, per esser ora il tutto alterato e mutato, sotto il guberno del duca Alexandro dei Medici: solum dirò de la innata e si pò dir naturai disposizione di quella cita, essendo giá centenara di anni abituata in questo, videlicet di esser tutta guelfa e tutta inclinata al cristianissimo re di Francia. E ciò procede si per l’abito loro, che hano sempre tenuto parte guelfa, si anco per li cornerei loro e mercanzie grande che fano ne la Francia; e fano professione di esser francesi e publice lo diceano, quando io era li ; ed in comprobazione di questo servavano, fino quando io era li, dui riti sui antiqui, che largamente comprobano quanto di sopra io dico: primo, che hano uno magistrato di cinque citadini, quali appellano «capitanei di parte guelfa», e questi hano la cura di conservar la cita in la fazione guelfa e di expeller de la cita ed extirpar quelli volessero seguir la parte gibellina; l’altro è che, ogni fiata si mutava la Signoria e che entravano li signori novi (qualli sono otto, che sentavano apresso el confalonier ed abitavano per tutto il loro magistrato in Palazzo, e si mutavano ogni due mesi), alora el cancelier grande dava a detti signori solenne iuramento di non dover esser mai contra la Chiesia romana né contra la corona di Francia e di servar la parte guelfa. Relazioni degli ambasciatori veneti al .Senato - ni. 7