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Ben di Feria devo dire, ch’è la maggior pezza ch’abbino i spagnoli: molto instrutto delle cose d’Italia per i suoi reiterati commandi e per ingegno attissimo a discernere tutte le cose. Olivares lo disama e si vuole lo mandi a perder la reputazione in Germania.

Il cardinale Trivulzio, signore di qualificate parti, molto umano ed affabile, dichiarato ha una ereditaria devozione al nome di Vostra Serenitá. Si apri meco in confidenti discorsi, mi communicò l’arcano della mossa di Feria per l’occupazione dei passi dei grisoni ed ivi far alto. Entrò poi a deplorarmi con ottimi sensi che, se le guerre d’Italia hanno impoveriti i sudditi del Cattolico, destrutto i suoi e l’altrui Stati, mal sodisfatto e contaminato tutti i principi italiani, hanno anco dato le piú efficaci occasioni alle turbolenze della Germania ed alle perdite della Fiandra, ed a ridurre la Francia spettatrice dell’altrui sciagure, sciolta e libera dagl’ingombri del proprio regno, piú abile a dilatar la fama, il credito ed il potere nelle parti esterne ed a guadagnar in molte di esse principali parti, eziandio con applicarsi sovranamente alle riforme di tutto il mondo. Aggiunse non potersi sperare ch’i mali d’Alemagna cessino si facilmente, perché l’esperienza di tanti concerti, conclusi e non esseguiti, ben dimostra che radicati altamente siano gli affetti e le determinate intenzioni di conseguir con la continuazione dell’armi la libertá di coscienza non meno che di Stato; né poter avere luogo quello che si divulga, che alla Maestá cattolica gran fatto non premono le piaghe di Fiandra, mentre i tesori consonti, gli esserciti disfatti cogli uomini morti, per conservar quel gran posto alla corona, amaestrano del contrario. Egli si ritrova malissimo contento della sua fortuna. Non ottenne l’arcivescovato di Milano, che gli era tanto dovuto; resta aggravato d’un immenso cumulo di debiti; pensa ad alienar le sue ragioni sopra Musocco e la Val Mesolcina: ma è negozio suspetto grandemente in questa congiuntura del passaggio di Feria per grisoni. Per quello tocca al cambio del principato di Castiglione con Stati nel reame di Napoli, m’assicurò Trivulzio con tutta asseveranza, per la parte che vi tiene di sangue e di sopraintendenza, nessuna