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iis pollentem artibus, quibus feliciter potest lueri incolumitatem populorum. Quibus autem conditionibus ille, te vivente, civitatum oppidoruinque tuoruni gubernationem administrare debeat, cum eodem Donato sponsore voluntatis tuae et teste sollicitudinis nostrae transactum est. Augebitur autem mirifice solatium nostrum, cum audierimus sponsiones illas, authenticis monimentis consignatas, auctoritate ac subscriptione tua fuisse munitas. Tum autem in negotio tam gravi unum illud erit reliquum exorare accuratissimis precibus regem omnium saeculorum, ut quam Nobilitas Tua promeretur diuturnioris vitae tranquillitatem eani tibi volens propitiusque indulgeat, nobis vero occasionerò offerat insigni aliquo beneficio declarandae pontificiae charitatis optimo urbinatium duci, cui apostolicam benedictionem peramanter impartimur. Datum Romae, apud Sanctum Petrum, die X decembris 1624, pontificatus secundo.

Patente dei. duca d’Urbino al governatore ecclesiastico. Avendo la Santitá di nostro signore, papa Urbano VIII, in riguardo delle nostre umane preghiere, accompagnate dalla necessitá degli anni e delle infermitá che ci molestano, deputato governatore di questo Stato N. N., prelato di somma bontá e virtú, gli concedemo con la presente, firmata con la stampiglia del nostro nome e signata col nostro sigillo, quella medesima piena autoritá esclusiva di ogni appelazione, restituzione, integra revisione, e ricorso etiam a noi, che nell’amministrar giustizia, tanto civile quanto criminale, e nel fare grazia abbiamo ed essercitiamo noi sopra tutti li nostri sudditi e sopra li nostri feudatari ancora, eccettuati quei casi, nei quali noi volessimo commettere al medesimo prelato che si vedesse e di nuovo udisse, overo da noi medesimi con la nostra autoritá ed arbitrio proprio decidere per troncare ogni lite, volendo ch’egli possa eziandio removere, deputare e mutar governatori, podestá ed ogni altro officiale, come sopra, tante volte quanto sará espediente. Inoltre, consertati nel vigore suo, senza innovazione alcuna, tutti gli atti e stabilimenti a questo precedenti fatti tra la Sede apostolica e noi, volemo che sopra li governatori dell’armi e luogotenenti loro, castellani, soldati delle cittá, terre, fortezze e ròche e capitani delle milizie