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L’illustrissima signora duchessa, madama Vittoria, madre di Sua Eccellenza e sorella del Cardinal Farnese e del duca di Parma, è signora in etá di 50 anni, d’una autoritá e gravitá mirabile: il giudicio e la prudenzia sono virtú proprie di questa signora, la quale è intendentissima di cose di Stado e molto unita nel governo col figliuolo, il quale aderisce molto il consiglio di Sua Eccellenza. È religiosissima e molto elemosinaria non solamente in publico, ma nascosamente, dove le pare che ’l bisogno piú lo ricerchi. Le sue damigelle sono allevate in tanta onestá di vita e di costumi, che si dimanda ben aventurato colui che ne può aver una per moglie. Questa signora rende molte grazie alla benignitá della Sublimitá Vostra e delle Signorie Vostre eccellentissime, che la abbino voluta consolar con questa espressa ambasceria, e dice che ’l favore è impiegato in casa obligatissima e devotissima a questo serenissimo dominio, e che offerisce prontamente il figliuolo e lo Stado suo al servizio della Sublimitá Vostra e delle Signorie N ostre eccellentissime, si come han fatto li suoi maggiori, e particolarmente il duca Francesco Maria, suo avo, e che raccomandava il medesimo figliuolo e Stado suo alla protezion della Sublimitá Vostra e alla buona grazia sua. E, offra queste, disse molte altre parole in cosí fatto proposito, tutte affettuosissime, si come le Signorie Vostre eccellentissime hanno potuto comprender benissimo dalle proprie lettere della signora duchessa ultimamente.

La signora duchessa Lucrezia, moglie di Sua Eccellenza e sorella del signor duca di Ferrara, è signora di bellezza manco che mediocre, ma si tien ben acconcia, avendone forse il bisogno per*la sua etá, che passa li 40 anni; e questa sproporzion d’anni col signor duca è causa che tra loro non vi sia quel amor, che suol essere tra marito e moglie, quando vi è la medesima convenienzia d’etá; e per l’istessa causa delli anni si despera quasi di poter veder da questo matrimonio figliuoli. Il che quando avenisse, lo Stado, che è feudo de la Chiesa, s’unirebbe con quello di Sua Santitá, ogni volta che non fusse da lei investido prima in persona d’altri. A l’officio di compii-