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Sublimitá Vostra alle corti sogliono preceder a maggior principe che non è il signor duca di Urbino, nondimeno non mi parve di accettar il luogo, essendo io mandato ambasciator da Vostra Serenitá immediatamente a Sua Eccellenza, ma mi son contentato solamente di quei segni d’onor fatti da lei piú volte, con tanta cortesia, verso la mia persona, come rappresentante la Serenitá Vostra. Ha voluto il signor duca alloggiarmi nel proprio palazzo a rincontro delle sue stanzie e accompagnarmi fino ad esse; né contento di questo, poco dapoi mandò Sua Eccelenza il signor Pietr’Antonio da Lona’, suo cognato, a dirmi che volea venir a star meco il restante del giorno e ricever nelle mie stanzie il favor deU’ambasciaria mandatale da Vostra Sublimitá. Per il che mi parve ufficio mio di prevenir a tanta cortesia e andar a Sua Eccellenza, per far nelle sue proprie stanzie l’ufficio commessome dalla Sublimitá Vostra; e lo trovai giá incaminato con la sua corte verso le mie, e fui ricevuto con nuovo onore, e, dopo licenziatome, venne Sua Eccellenza a star meco tutta quella sera.

Ha voluto ancora il signor duca spesarmi onoratamente con li gentiluomini che erano in mia compagnia, e farne servir tutti dalli medesimi gentiluomini e famiglia sua, in quel modo apunto che usa di fare alla sua propria persona; e la famiglia anco ha fatto spesare e provedere d’ogni commoditá. Il che vedendo, mi parse di non voler abusare della cortesia di Sua Eccellenza, con trattenermi piú lungamente a quella corte. Ogni giorno è venuto il signor duca a vedermi nelle proprie mie stanzie e ha mangiato quasi ordinariamente meco, e m’ha voluto tener compagnia in casa e fuori.

Nel licenziarmi m’ha usate parole umilissime e molto reverenti verso la Serenitá Vostra, e, per sigilo di tante cortesie usatemi da Sua Eccellenza, ha voluto venir in persona ad accompagnarmi fuori della cittá, con tutto che il tempo fussc piovoso e che io la pregasse instantemente a fermarsi; né ha lasciato adietro dimostrazion alcuna, dove abbi potuto onorar l’ambasceria della Sublimitá Vostra e delle Signorie Vostre eccellentissime.