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che condussero il padre al servizio di Sua Maestá), questi altri ministri, che sono successi a quei, non intendeno che ’1 servizio di Sua Maestá sia il medesimo che stimarono coloro, oltra che al presente in corte vi è assai maggior strettezza di denari che non era allora; ma all’incontro dicono che pare Sua Maestá assai inclinata alla condotta, e si crede che ciò sii per li medesimi rispetti che lo mosse da principio a condur il padre, che fu per tener in officio il duca di Fiorenza e in sospetto che a qualche tempo Sua Maestá possa volger queste forze a’suoi danni, e anco per aver modo di soccorrer e diffender in ogni occasion li suoi Stati d’Italia col mezo di questo Stado d’Urbino, valendosi di gente e di vettovaglie. Ma della ressoluzione di questo negozio la Serenitá Vostra ne sará di breve avisata con certo fondamento dal chiarissimo signor suo ambasciator in Spagna. Col pontefice si convien aili duchi d’Urbino aver sempre dependenza, per esser il suo Stado feudo della Chiesa, alla qual pagano di tributo ogni anno, nel giorno di san Fiero, scudi 2190 de Camera; e questa summa soleva esser molto maggior, ma s’è andata diminuendo per particolar grazie fatte da diversi pontefici. Oltra questa dependenza in universal con tutti li pontefici, si tratta ora un legame assai piú stretto, che è il parentado della signora Lavinia, sorella del duca, nel signor Giacomo Buoncompagno, figliuolo di Sua Santitá. E questo matrimonio si sperava che succedesse, quando il duca Ottavio di Parma, suo zio, non s’intromettesse con offerire una sua figliuola naturale, la qual intende Sua Eccellenza addotar d’aleuni castelli, che esso possedè in quel di Castro; e si teme che Sua Santitá inclini piú tosto a questa di Parma, perché veniria a dare Stado, insieme con la moglie, al figliolo. Tuttavia non si despera del negozio, ed è desiderato assai dal signor duca che s’effetui, cosi per veder logada la sorella, come per particolar beneficio che pretenderia ottener da Sua Santitá. Qualche uno altro discorre che questa signora si possa maritare nel signor duca di Ferrara, ma non vi è alcuno fondamento. Con altri principi grandi, eccetto che con la Serenitá Vostra, il duca non ha alcuna dependenza.