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anni 20.000 scudi, e questi Sua Eccellenza ha rimessi afatto e se n’è chiamata pago; e di piú li ha liberati della spesa della guardia di quella ròcca, che fu fabricata ultimamente per fren alle loro solevazioni; e non solamente li ha liberati dalla spesa della guardia, ma dal timor e dalla servitú della medessima ròcca, avendo ordinato che sia spianata, si come è sta’ fatto in effetto. Al contado ha ritornate l’arme che le erano state tolte, e cornessole il poterle tener e portare come facevano prima. Li banditi per la maggior parte ha rimessi in grazia e in patria, e restituiti ad alcuni i beni confiscati, e di quei de’ morti ai figliuoli overo a li piú prossimi: dico di quelli che sono sta’ giudicati da Sua Eccellenza degni di grazia. Per la cittá di Urbino è andato il duca piú volte privatamente con uno o doi solamente in compagnia, mostrando d’assicurarsi intieramente de la fede dei sudditi e di non averli in conto alcuno sospetti. Le qual cose ho inteso che hanno fatto effetto cosí grande negli animi d’ognuno, che tutti giubilano a ritrovarsi sotto il governo di questo principe; e ben è credibile, perché, essendo essi per natura amatori del loro duca, rimosso questo accidente, che li avea costretti a mutarsi di volontá, ora devono esser ritornati nel medesimo stato di prima. E questi effetti di dimostrazion di Sua Eccellenza per racconcigliar gli animi de’ sudditi sono stati accompagnati da parole amorevolissime e in publico e in particolare: dicendo che vuol esser piú tosto signor di spada e cappa con sodisfazion, che ricco con mala sodisfazione de’ sudditi; e si come è successo in nome a Francesco Maria, cosi voi esser successo in effetti, promettendo di ritornarli presto in quel buono stato che erano allora, con altre parole amorevolissime, che basteriano a raddolcire i piú acerbi animi del mondo. E, concludendo, mi pare di poter accertar la Sublimitá Vostra e le Signorie Vostre eccellentissime che, se non sono eradicate e disfatte le radici di questa mala pianta, è almeno talmente assicurada in Stado Sua Eccellenza, che non può temer in conto alcuno della fede de’ sudditi suoi.

L’illustrissimo signor duca è feudatario del re cattolico per il ducado di Sora, che esso possedè nel regno di Napoli, del