Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/207

e altri navili per mercanzie e vetovaglie, massime in occasion de le fiere di Recanati, Nocera e altre, e questi miseramente periscono o capitano in mano de’ corsari, con grandissima rovina ed infelicitá delle povere case loro. A questo tanto danno facilmente poteriano rimediarvi li principi patroni di quella spiaza, e lo fariano, se li sudditi loro fossero interessadi e partecipi nel danno e nel pericolo, come quei de la Sublimitá Vostra. Ma, perché i loro non navigano né esercitano la marinarezza, non curano anco le salvezze di questi. In tutta la costa della Puglia, incominciando da capo di Otranto, vi sono a marina alcune torrette, come sa molto bene la Sublimitá Vostra e le Signorie Vostre eccellentissime, sopra le qual si fa ordinariamente le guardie, e con segni e contrasegni danno indicio di segurtá o di sospetto di nemici; e per questo di raro alcun capita mal in quei mari, purché naveghi con i debiti ordeni ed avvertimenti del paese: il che è effetto di grandissima vigilanzia e pietá del principe verso la salvezza di naviganti, il medesimo si vede in alcuna parte di Genoa, massime verso Nizza e Marseglia, che sopra torrette e sopra coli fanno le guardie per assicurar il paese. Questo istesso potria esser fatto dalla Santitá del pontefice, e dopo esso facilmente s’indurla il signor duca d’Urbino, per esser principe di buona conscienzia e religiosissimo, massime che Sua Eccellenza non possedè piú di 30 overo 35 miglia di spiaza, onde 3 over 4 torrette basteriano, e nel fabricarle v’anderia poca spesa e manco nel guardarle. E cosí venirebbe la Serenitá Vostra ad assicurar tanti sudditi suoi, li quali miseramente periscono, c dei quali in occasion d’armare se ne potria valere, essendo stimati questi spiazaruoli buoni marinari. Il presidente di Ravena a la punta di Primaro, dove suol essere ordinario ricetto di corsari, ha fabricata una torre ad imitazion della Puglia; e, se ben questa giova alquanto, non è però di tutto quel profitto che bisognaria, per esser torre sola senza corrispondenza con altre. Questo tanto mi è parso rapresentare con la debita mia reverenzia alla Sublimitá Vostra ed alle Signorie Vostre eccellentissime; il che sia posto da esse in quella considerazione che le parerá.