Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
1
RELAZIONE
di messer MATTEO ZANE
1575
Per la morte de l’illustrissimo signor Guido Ubaldo duca
d’Urbino, ch’era in etá di 60 anni, è successo erede del Stado
e de’ beni paterni l’illustrissimo signor Francesco Maria, unico
figliuol suo, il quale ha voluto Vostra Sublimitá onorar con
questa ambasciaria, per obligarnelo con questo solito ufficio di
compimento a continuar in queU’afTezion ed osservanzia ne la
qual sono sempre stati i suoi maggiori verso questo serenissimo
dominio, e particolarmente Francesco Maria, suo avo, del quale
esso porta il nome. A questo ufficio, commessome da la benignitá de la Sublimitá Vostra e delle Signorie Vostre eccellentissime, io ho sodisfatto in quel meglior e piú affettuoso modo
che per me è stato possibile, si come dalle mie lettere la Serenitá Vostra n’è restada pienamente informada, che non replico
altrimente. Ma vengo a dirle quelle poche cose che, nel breve
tempo che mi son fermato a quella corte, ho potuto avvertir
esser degne de la intelligenzia de la Sublimitá Vostra e delle
Signorie Vostre eccellentissime.
Lo Stado d’Urbino, ancoraché sia di picciola circonferenzia, è posto in parte che partecipa di tre province: l’Umbria, la Marca anconetana e la Romagna. La sua grandezza ne la maggior longhezza è di 120 miglia, e nel piú largo di 40 incirca. Il sito è a la riva del mare per un lungo tiro di spiaza dai confini d’Ancona sin a que’ di Rimano, e a le spalle e quasi