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luogo publici rumori, che chi serve Vostra Serenitá ne sente un’estrema passione. Ma io son sicuro che Vostra Serenitá rimedierá a questi disordini in quel modo che alla sua sapienza parerá piú conveniente.

È da esser anco Sua Eccellenza grandemente stimata da Vostra Serenitá per la sua grande affezione e amore verso questo serenissimo dominio, perché a me, rapresentante suo, e a tutti i gentiluomini della mia compagnia non ha mancato di far tutti quelli maggiori onori e maggiori accoglienze che siano state possibili, e grandemente si doleva Sua Eccellenza che, per la morte della figliola, le fusse levata l’occasione di maggiormente onorarne e gratificarne. Ma, siccome questi sono segni estrinsechi, i quali potriano forse poi riuscir fallaci, cosí il modo, col quale esprimeva quelle considerazioni fatte in servizio della Serenitá Vostra, dava indizio d’una intrinseca e vera affezione verso di lei, perché parlava con quello istesso affetto delle cose della Serenitá Vostra, come averebbe fatto delle proprie, e mostrava sentire tanta molestia delli travagli di questa republica, come farebbe de’ propri e particolari suoi. Né si contentò Sua Eccellenza di avermi piú di dieci volte parlato delle cose della Serenitá Vostra, che, quando io era per partirmi, avendoli io prima detto che di Candia si avevano mandati in Famagosta 1500 fanti, mi mandò per un suo segretario a dire che riverentemente in nome di Sua Eccellenza io raccordassi alla Serenitá Vostra che, essendo Famagosta lontana, mentre il mare era libero dalle armate, la mandasse maggior presidio in quella cittá. Il qual ricordo veggo che è stato prevenuto dalla Serenitá Vostra, avendo giá fatto deliberazione di mandarle nuovo presidio. Medesima affezione verso Vostra Serenitá si scuopre in monsignor illustrissimo cardinale, suo fratello, dal quale può sicuramente Vostra Serenitá aspettare, nelle occasione, favore e satisfazione. Né manco il signor principe mostra di voler degenerare neU’affezione verso questa republica da’ suoi maggiori, come procura di non degenerare in ogni altra virtuosa opera zione. Tantoché io posso con ogni veritá affermare alla Serenitá Vostra che tutte le persone di quella eccellentissima casa