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si potrebbe cavare piú di 12.000 soldati, la maggior parte di essi essercitati nella guerra, i quali volentieri e prontamente seguirebbono la sua insegna; il che mi pare che sia da esser posto in grandissima considerazione e da esser anco grandemente stimato, perché, se bene non è ricco d’entrata, si trova però esser patrone dell’animo e de’ cuori de’ suoi sudditi, li quali in ogni suo bisogno metterebbono volentieri la roba e la vita in servizio dell’Eccellenza Sua. Ed, in questa occasione delle nozze del principe, ogni cittá, a gara una dell’altra, ha voluto mostrare la propria devozione verso Sua Eccellenza: ciascuna ha fatto presenti alla signora principessa di molta importanza, oltre molte spese fatte da quelli di Pesaro in archi ed in statue e cose notabili per onorare la sua entrata; li quali si faranno anco da quelli di Urbino, quando fará Sua Eccellenza l’entrata solenne in quella cittá. I quali presenti per brevitá lascerò di raccontare particolarmente alla Serenitá Vostra: basterá dire che passano la somma di 10.000 scudi.

È anco, serenissimo Principe, da essere grandemente stimato per rispetto della gran copia de’ grani che si può avere del suo Stato, perché oltre che il paese che possiede Sua Eccellenza, com’io dissi da principio, è fertilissimo ed abondantissimo, nella cittá di Sinigaglia, che è posta fra il Stato ecclesiastico, non solo vi concorrono le biade del Stato di Sua Eccellenza, ma anco di quelle del Stato della Chiesa, condótte a quella cittá da persone alle quali basta l’animo di trarle del Stato del pontefice senza saputa e senza tratta, le quali in fatto sono in grandissima copia, come Vostra Serenitá da’ suoi fideli ministri, che praticano in quel luogo, ne potrá aver avuta relazione.

È da essere anco grandemente stimato, perché è principe molto prudente e molto intelligente delle cose della guerra, nelle quali oltre il giudizio proprio, che certo si debbe metter in grandissimo conto, è molto aiutato dalli ricordi e dalle scritture del signor duca suo padre, il quale senza contradizione alcuna ottenne il principato alti giorni suoi in questa professione; le quali scritture sono diligentemente custodite da Sua Eccellenza e molto ben spesso lette. E nella materia della dilesa del Friuli, che mi parlò