Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/192

l’altra è moglie del signor don Alfonso d’Este, e la terza è moglie del marchese di Massa, che è ora fatto principe di Massa. Tanto che, serenissimo Principe, il presente Guido Ubaldo viene ad essere il quarto duca d’Urbino, si com’io dissi al principio, perché, se bene Lorenzo de’ Medici s’intitolasse un tempo duca d’Urbino, pure, per non esser di questa discendenza, non viene da loro numerato nel numero delli duchi.

Possiede Sua Eccellenza, parte nell’Umbria e parte nella Marca, 7 cittá e piú di 300 castella. Le cittá sono Urbino, Ugubio, Cagli e Fossombrone, e queste sono del ducato di Urbino; San Leo, che è capo del contado di Montefeltro, Sinigaglia e Pesaro. Ha il suo Stato fertilissimo, florido, abbondante di tutte le cose necessarie, buona parte del quale è posto alla marina di questo mar Adriatico, molto opportuno, commodo e di molta utilitá per le cose che vi posson esser portate da ogni parte, tratte fuori d’esso per altri luoghi. È la lunghezza di detto Stato intorno 60 miglia e la larghezza intorno a 35. Confina, anzi è inserito, con lo Stato di santa Chiesa, della quale esso signor duca è feudatario, e con quello del signor duca di Fiorenza. Paga ogni anno Sua Eccellenza, per tutto il Stato che possiede, alla Santitá del pontefice, per censo e ricognizione, scudi 2240. L’entrata di questo principe, fra possessione, gabelle ed altre sorti di rendite, è intorno a 100.000 scudi; e, quando volesse aggravar i suoi popoli, non è dubio alcuno che ne caverebbe molto maggior somma. Ma, volendo seguire il costume de’ suoi maggiori, di attender principalmente alla conservazione dell’amore de’ suoi popoli, si contenta di lasciarli in questi termini e vivere egli con manco denari.

Di niuna cittá che possiede il detto signor duca ne cava Sua Eccellenza maggior utilitá che della cittá di Sinigaglia, per rispetto delle tratte de’ grani; e per questo, Principe serenissimo, è difficile ottenere da Sua Eccellenza ordine che si traghi formenti per questa cittá solamente: perché, per il partito fatto con Vostra Serenitá, dovendosi scontar la tratta con denari giá prestati e non pagarla in contanti, venirebbe Sua Eccellenza, quando proibisse il trar grano per altro luogo, a restare privo del maggior e piú