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necessaria ed onorevole deliberazione, e molto ben conforme a tutte le altre che nascono da questo sapientissimo senato. Un altro beneficio ponno avere la Serenitá Vostra e le Signorie Vostre eccellentissime da quello Stato: che v’è gran quantitá di formenti, e so che del 1538, essendo allora, salvo il vero, sopraprovveditor alle biade il clarissimo messer Giustinian Contarmi, se ne trasse 130.000 stara, che venne da Sinigaglia; e col mezo del duca se ne potrebbe trarre dalla Romagna assai buona quantitá. Questa commoditá, della quale questo Stato se ne può servire per questa cittá e per Dalmazia, quanto la importi, ancora ch’io tacessi, la Serenitá Vostra e le Signorie Vostre eccellentissime, per la molta loro prudenzia, lo possono molto ben comprendere, conoscendo come molte volte gli Stati hanno patito per questa cagione estremamente. Questo ed altri benefizi e commoditá, che pretermetto, può avere questa eccellentissima republica dall’aver quel signor duca a’ suoi servizi; i quali quanto siano grandi, coloro il possono facilmente considerare, che sanno quanto importi ad uno Stato il poter avere buon numero di gente forte ed animosa e fedele, e questo poterlo fare facilmente e con grande prestezza, e che possa trarre molta quantitá di frumenti, come ho detto e in gran parte altre volte s’è fatto.

Ora, essendo alla fine della narrazione di quelle cose che mi sono parute degne d’essere riferite e ponderate in questo eccellentissimo senato, altro non mi resta che dire alla Serenitá Vostra ed alle Signorie Vostre eccellentissime se non che, essendomi, per grazia di questo illustrissimo senato, posto quest’onorevol peso sopra le spalle d’andar oratore ad Urbino, sempre nel mio pensiero ho avuto questa considerazione: che l’andata mia dovesse essere tale, quale si conveniva non alla mia persona in particolare, ma quanto conveniva alla gravissima ed onoratissima persona di questa eccellentissima republica. E perciò cercai di andare con la famiglia e con tutte I’altre ceremonie esteriori onorevolmente accompagnato, e tanto mi è venuto fatto, quanto io desiderava; percioché ho avuto corte, per dir il vero, onorevole non solamente in numero, ch’è stata di 24 persone, ma in qualitá.