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nimico, che non ha potuto penetrare nelle piú interne parti, che ordinariamente sogliono esser le piú debili, ma anco hanno data vinta una guerra. Molti signori in diversi tempi hanno tenuto con grandissima spesa luoghi lontani, per assicurar i suoi Stati. Il re cristianissimo, padre del presente, ha tenuta la Mirandola, e si tiene tuttavia con sua grandissima spesa ed incommoditá, non per altro se non per poter divertire la guerra che gli fosse mossa nel Piemonte, e soccorrer i luoghi assediati, e similmente Turino per frontiera in Piemonte. A’ nostri tempi s’è veduto la cittá di Vienna esser stata la difesa di tutta l’Alemagna contro ’l Turco, non per altro che per esser forte e posta in frontiera.

Si può ancor dire che lo Stato del signor duca si debba aver in considerazione appresso le Signorie Vostre eccellentissime, percioché confina, come ho detto, verso la Romagna con Rimino, e sta in modo che, se per qualche buona grazia de’ cieli occorresse pensare alla ricuperazione de’ luoghi della Romagna, niun’altra commoditá si potrebbe aver maggiore che quella di quello Stato. Se occorresse pensar mai alle cose di Puglia ed al Regno, farebbe un beneficio infinito per esser vicino al Regno; oltraché, volendo divertir una guerra, quello Stato tornerebbe a proposito grandemente, per esser in sito tale ch’egli può far grande offesa al Regno, alle cose della Chiesa ed alla Toscana. Si vede di continuo i prencipi del mondo, per potersi valere d’un buon capitano, aver fatto e fare grande spesa; ma, lasciando gli altri da parte, dirò che questo illustrissimo Stato ha intertenuto qualche capitano per rispetto della sua persona solamente, come fu il conte da Pitigliano, il signor Bartolomeo da Bergamo, quello d’Alviano ed il signor Roberto da Sanseverino ed altri assai. Questo considero che si può fare anche in quello Stato d’Urbino, percioché infin dalle fasce sono riputati i signori di quello Stato capitani, percioché eglino nascono con autoritá grande con tutta Italia. E perciò la Serenitá Vostra con questo eccellentissimo e sapientissimo senato, prudentissimamente, com’è stato sempre suo costume di fare, si risolse d’interterfer questo signor duca: la qual è stata utile.