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querele alle spalle, s’egli volesse aiutare i suoi congionti. Oltraché appresso soldati parrebbe come gran nota questa del duca, che, avendo reso Camerino al pontefice e che non volendone far vendetta con la sua posteritá, egli volesse anco parentadi con lui; ed altre cose simili, proponendoli partiti innanzi, che sarebbe meglio tórre una consorte oltramontana di sangue reale, assegnando una figliuola del re de’ romani; il quale non ha però figliuole in etá, per quello che ho inteso, di poter consumar matrimonio. Ma a questo credo risolutamente che ’l duca non penserá mai, per quelli savi rispetti che può intender la Serenitá Vostra e le Signorie Vostre eccellentissime. Or, in conchiusione, ho congetturato che tutti i suoi piú savi della corte, e specialmente il conte Gianiacopo Leonardi, ch’è il suo ambasciatore, uomo di prudenzia singolare e molto ben conosciuto dalla Serenitá Vostra e dalle Signorie Vostre eccellentissime, per tanto tempo ch’egli ha negoziato qua, consigliano Sua Eccellenza a tórre piú tosto la nipote del pontefice che qualsivoglia altra, se Sua Eccellenza si vorrá maritare.

Con la cesarea Maestá altra dipendenza non ho inteso ch’egli abbia, che quella che può avere per conto dal ducato di Sora del signor don Giulio suo fratello, il quale è barone di quel regno. Questo ducato di Sora, come sanno le Signorie Vostre eccellentissime, è nel regno di Napoli: confina da una parte con la Chiesa, dall’altra con diversi baroni di quel regno. E giá soleva essere del duca Arascot di Fiandra, ma l’imperatore lo ricuperò per ducati ioo.ooo, per darlo al duca. Vero è che il duca Arascot ancora ne possiede Castelguiglielmo, e la marchesana di Pescara ne tiene Arpino. Questo Stato soleva avere d’entrata da 6 in 7000 ducati: ora ne ha appena da 4 in 5000. Con la corona di Francia il signor duca non solo non ha intelligenzia o dipendenza, ma si ha da temere che il re presente un giorno non gli dia travaglio, percioché egli pretende azione sullo Stato di Urbino per conto della regina, ch’è della casa de’ Medici, che fu figliuola unica di legittimo matrimonio di Lorenzo, che fu duca d’Urbino, essendo fuoruscito il padre del presente duca. Si che, serenissimo Prencipe, eccellentissimi