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La fama, che in quello Stato sia cosí buona milizia, m’ha fatto desideroso d’intendere in questa materia molti particolari, ed ho trovato che quei signori hanno instituito un’ordinanza d’uomini, che chiamano «legione», la quale può essere da 6000 fanti. E benché di quello Stato, per esser assai ben popolato, si potesse a questo effetto servirsi di molto maggior numero, cioè di 10.000, non n’han fatto descrivere ordinariamente di piú, per non gravar tanto i popoli. Si costuma, in elegger questi, di far una gran diligenzia in essaminar le qualitá dell’uomo, e che sopra ogni altra cosa egli sia senza macchia nell’onore; e gli è dato un strettissimo giuramento e solenne, secondo l’uso antico. Ed in queste ordinanze il duca vi mette, in ciascuna, 50 uomini di quelli della cittá, per poterli meglio disciplinare. Gli eccessi di questi tali vengono puniti dal signor duca con altri modi che quelli de’ sudditi ordinari: alcuni nell’onore, con degradarli, con cassarli, e cosí fatti castighi. Questi hanno, per quanto ho inteso, i suoi ordini del vestire e dell’armare; al tempo delle sue mostre hanno i suoi capi divisi all’uso di guerra, a’ quali ubidiscono; hanno segni di notte e di giorno co’ luoghi vicini e tra loro, che in un subito eglino sono in ogni luogo. E di tutti questi ordini intendo ch’è stato fatto un libro, nel quale vi è ’l compartimento della gente; il qual libro io l’avrei letto volentieri, quando avessi avuto piú commodo tempo. Dall’ordine che ha tenuto il padre di questo duca, e che tiene Sua Eccellenza in questa «legione», dando libertá sempre a parte della gente che vada alla guerra (ed a questo proposito non voglio restar di dire che a questa d’Alemagna ne son stati morti intorno a 400); dall’intertenimento che questi signori han dato a’ suoi sudditi, per esser sempre stati capitani generali; dal castigo che usano dare anco agli errori commessi per loro nelle guerre fuori dello Stato; dalla consuetudine, che tengono, ch’egli non si vergognano dal mestier dell’arme tornar al proprio mestiero alla villa, come dalla villa alla guerra: da tutte queste cose ed altre, che pretermetto, nasce che quei sudditi siano tanto stimati buoni e valorosi soldati e molto differenti da tutti gli altri d’Italia.