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circolare apposita con promessa che piú non sarebbero per tal riguardo inquietati.

Succeduta in tali circostanze la morte di Giuseppe II, si determinò il di lui successore Pietro Leopoldo, ben consapevole delle male disposizioni de’ sudditi, ad invitare li Consigli generali delle cittá di Lombardia e cosí di Mantova (di cui aveva subito con motu proprio accordata la separazione dal Milanese, com’era prima), acciò tutti spedissero a Vienna li rispettivi deputati ad esponer li loro gravami ed occorrenze. Cosi anco verificatosi, ecco le principali concessioni, a cui devenne in conseguenza la Maestá Sua. Repristinò la congregazio ne di Stato, come quella che rappresenta la societá generale delle province costituenti il Milanese. Decretò la permanente residenza in Vienna d’un nobile deputato per accudire agli affari del publico e dei particolari, con intiera indipendenza dal governo. Abolí l’intendenze politiche e l’ufficio generale di polizia, rimettendo come per l’innanzi il capitan di giustizia, il vicario di provisione, li regi pretori e cosí li regi delegati per le cittá e territori, quali ultimi avranno la peculiar ispezione anco in materia di sanitá e di confini. Trasformò il Consiglio governativo in magistrato politico camerale. Creò una nuova reggenza di governo, composto dall’arciduca governatore, dal ministro plenipotenziario e da due consultori. Restituí alli corpi civici le giurisdizioni ed onorificenze, nonché il distintivo di vestire la toga. Domandò ad una giunta estraordinaria la compilazione d’un codice criminale e la riforma del vigente sistema giudiciario, con alleggerir intanto le tasse troppo gravose sulli riccorsi. Ad un’altra giunta commise la rettificazione dell’attuale tariffa daziaria, e frattanto tolse subito il premio del io per cento agli ufficiali di finanza; sollevò dal sovracarico le manifatture di lana forastiere, rese libera la estrazion de’ formaggi lodigiani, per la miglior fabbricazione de’ quali permise di sostituir del sale piú omogeneo ed attivo. Moderò il dazio per l’introduzione delle droghe e prodotti chimici. Eccitò a versare, per favorir il commercio d’economia mediante rivendita di merci estere a’ forastieri, specialmente nelle cittá poste al confine.