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eccettuarono dall’aumento di dazio le drapperie di seta della Toscana, e, per favorir inoltre la navigazione de’ fiumi, si ribassarono a vantaggio della scala e porto di Trieste li dazi, con estendere le facilitá a tutte indistintamente le merci destinate per la Lombardia, o che facessero scala al detto porto. Il medesimo fu messo cosí in paritá con quello di Nizza, e se gli confermarono le anteriori concessioni di poter fare da sé e nei porti austriaci li contratti e le sicurtá per noleggi di sali e tabacchi, come pure d’instituir una casa di negozio in Salonicchio: motivo per cui, nella vendita della Mesola al papa, il defonto imperatore si risservò il diritto e l’uso gratuito de’ magazzini. Si convenne con Genova il ribasso dei dazi a tutti li generi e merci, che da colá transitassero o s’introducessero in Lombardia, ed alcune agevolezze ancora per la spedizione in Genova stessa delle manifatture milanesi destinate per fuori, per via di mare, come pannine, tellarie, calzette di stame e di lana e chincaglie. Si minorarono li dazi per il vicendevole commercio fra la Lombardia e li Stati di Germania e d’Ungheria delle manifatture reciproche, sicché quelle dei Stati intermedi non potessero reggere al confronto de’ prezzi. Si confermò l’esenzione dei dazi d’entrata e d’uscita alli filati e tele venienti da fuori Stato per esservi lavorate, tinte o stampate. Si dichiarò libera l’introdduzione in Milanese delle sete filate o gregge del Mantovano; ed all’incontro s’aggravarono le sete lavorate forastiere di egual dazio nell’ingresso cosi nell’uno come nell’altro ducato.

Si devenne in séguito all’istituzione d’una Camera di commercio in ogni cittá e luogo principale della provincia, con giudicatura civile e colla special incombenza di suggerir piani in linea d’arti, di manifattura e di commercio.

Era instituita parimenti, e sussiste, un’accademia col titolo di «Societá patriotica», con cassa e fondo apposito per distribuir premi pecuniari.

Quindi si sono accordate esenzioni a favor di nuove fabbriche per manifatture di lana, di filo, di cottone e di seta; per l’introdduzion di lavori di granate, vetraria, specchi, nastri, veli e garze; pel rinvenimento ed uso del carbon fossile e della