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di fabbriche e di strade, che s’eseguiscono per conto del publico.

Altre quasi innumerabili innovazioni si sono introddotte, come sarebbe: contradistinte con numero tutte le case delle cittá; notato ad ogni capostrada il rispettivo nome; regolati gli orologi publici sul metodo francese o tedesco; ordinata una meridiana in ogni cittá della Lombardia, fatui con riverberi; e data in appalto l’illuminazione notturna di Milano; proibiti rigorosamente li giuochi di azzardo; permesse in tempo di quaresima le rappresentazioni teatrali in musica; autorizzata e protetta la societá de’ liberi muratori, mediante alcune prescritte discipline; tolto a’ dottori, colleggi e corpi publici il distintivo di vestire e comparir negli uffici e funzioni colla toga; aboliti nei giorni solenni e di gala il baciamano, l’abito di corte per le dame, e la genuflessione solita verso li reali arciduchi, a’ quali fu levata cosi la piú onorevole e fors’unica dimostrazione esteriore che ricevessero dai vari ordini della cittá.

In aggiunta di tutto questo, si prefisse un piano per l’estinzione degli incendi fortuiti e per la scoperta e castigo de’ criminosi. Si commise la formazion agli astronomi di Brera di una nuova carta topografica del Milanese. Si riformò persino l’antica legge di responsabilitá agli osti e locandieri in caso di furto o deperimento delle robbe de’ forastieri.

Vennero poscia dichiarate sciolte in tutta la Lombardia le unioni in corpo e le restrittive per le arti e mestieri, lasciandone libero indistintamente l’esercizio ad ogni individuo, soggetto per altro agli oblighi e discipline generali sotto la dipendenza delle congregazioni municipali.

Non fu omesso l’interessante articolo della finanza e dei dazi; e prima si confermarono l’intendenza generale e la regia Camera de’ conti: questa con esenziali mutazioni nelle discipline e metodi sin allora osservati; l’altra con esercizio di facoltá indipendenti, qualor non si trattava di cambiar le massime stabilite, e col pericoloso allettamento del premio del io per cento sull’annuali summe che gii riuscisse introitare al disopra d’uno stabilito quantitativo.