Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/150

di ben libero, del soprappiu che gli riuscisse ricavar dalla vendita, come difatti ed in molta copia se ne vedono verificati li casi. S’aggiunse nel frattempo una deroga al mantovano statuto, col permettere di vincolar beni immobili a favore de’ forestieri, obligati peraltro a domicilio, o. in diffetto, di rivenderli ad un nativo di quel ducato.

S’era proposta pure l’introdduzione d’un registro ed ufficio delle ipoteche e debiti inerenti ai fondi stabili, e ciò per necessaria cautela delle private contrattazioni; ma riflessi di prudenza, per non manifestare tutt’ad un tratto l’attual asse passivo delle famiglie, ne dissuasero la realizzazione, e si continua a supplire ad un tal oggetto coll’uso delle gride provvisionali. Quanto alla materia criminale, abinate nel tribunal d’appello le relative ispezioni e prescritta una interinai norma sin alla compilazione d’un codice non ancora perfezionato, si progredí all’impianto d’un nuovo ufficio generale di polizia, con un direttore, alquanti commissari ed un numero di guardie sul piede militare, in luogo di sbirraglia, ufficio la di cui procedura, non grata al paese, generò sin dal principio mormorazioni e grave malcontento, a segno che convenne moderarne li metodi incomodi e rigorosi, ed in ultimo luogo concorrere alla di lui total sopressione. Nel quale incontro venne egualmente abolita la distinzione, ch’erasi con esso introdotto, di delitti politici e criminali. Esistevano poi sin d’allora una casa di forza in Pizzighettone ed una casa di correzione in Milano. Nella prima si rinchiudono li rei di morte, condannati invece per tutta la vita a pene crudeli, ora mitigate alquanto, e cosí altri rei di gravi delitti, costretti per un determinato tempo a lavori publici o d’industria. Nell’altra di correzione (il di cui interno sistema non rissulta ancora perfezionato né stabilito abbastanza, e eli’è destinata alli figli discoli ed alle colpe minori) vi si esercitano li rinchiusi in qualche mestiere; ed ultimamente alli lavori di cottone a tellaio vi si sostituí la filatura del lino e della lana, ond’ovviare al danno che dallo smercio della manifattura ne derivava alli nazionali fabbricatori, che non potevano reggere al confronto ’de’ prezzi. Non è da omettersi a questo passo il decreto emanato per li