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Di piú, ogni provincia unita alla propria capitale ha interessi divisi e differenti dalle altre. Ciascuna ha i suoi particolari debiti, pesi e rendite; e per conseguenza le comunitá, per ragione della societá provinciale, in cui sono legate, sono, ove piú ove meno, aggravate nell’imposta delle provincie.

Infiniti per la detta alterazione sono stati i disordini ed i reclami. Alla cittá di Milano mancavano tante porzioni al contributo delle spese e pesi annuali. I debiti provinciali, i quali erano distribuiti sopra tutta l’estensione del suo ducato, venivano a gravitare sproporzionatamente sulla tenue porzione che rimaneva; le comunitá distaccate venivano al contrario sottoposte ad un’imposta piú gravosa, imperciocché, nel tempo che il ducato è aggravato di danari 26 per ogni scudo, Pavia lo è di 28, e Como di danari 34. Per conseguenza tutta l’amministrazione si andava a confondersi ed alterarsi.

Veduto impossibile il conguaglio, si venne ad un ripiego, che riuscí, come doveva accadere, ugualmente fecondo d’incongruenze e disordini. Il ripiego fu che le provincie restassero quali erano prima rispetto agl’interessi sociali, ma che per gli altri oggetti politici, ossia alla ispezione delle intendenze, rimanesse la divisione stabilita. Ne venne che le comunitá staccate dalla propria provincia sono ora a doppia giurisdizione, con somma confusione ed aggravio, sottoposte; perché nel contributo dipendono dalla capitale, e da questa sono sussidiate ne’casi straordinari d’irruzioni di torrenti, di rifacimenti di ponti, di epidemie, ecc., e sono soggette poi alla giurisdizione delle congregazioni ed intendenze, alle quali sono state aggregate, in materie d’annona, di sanitá ed altri oggetti politici.

Cosi l’intendente di Milano ha l’inspezione sull’esazione del tributo delle comunitá staccate e niuna ingerenza nella elezione dei deputati e dell’esattore, né nell’importante oggetto delle spese e dell’economia comunale. Cosí i cancellieri e gli esattori delle dette comunitá sono pure a doppia giurisdizione soggetti; ed i personalisti di esse, essendo dipendenti in parte da Milano ed in altra parte da Pavia, da Como, da Varese, sono in necessitá,