Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/129

quanto lo è la vigilanza e la cura sulla salute degli uomini; e ’l detto tribunale importava lire 13,775.11.

Donde nasce adunque tanta differenza? Nel 1771 il total aggravio universale fu di lire 5,162,703.19, e, nel 1790, di lire 6,883,285.8.7: crebbero dunque le spese annuali in lire 1,670,581.9.7.

È vero che ’l millione di fiorini, ripartito anche sopra il Mantovano, nella rata assegnata in quest’anno 1790, importa lire 1,113,648.9, il qual aggravio straordinario porta allo Stato di Milano danari 3 per ogni scudo. Ma questo aggravio, equivalente al ribasso che doveva nascere dall’accrescimento del fondo censibile di scudi 10,759,664.3, poteva fare che l’imposta di quest’anno 1790 fosse eguale a quella del 1771, cioè per lo Stato a danari 19 circa, e non mai 22, e alla cittá e provincia danari 16 5’ 6 e non mai a danari 18 s ó circa. Dunque, per mancanza d’un tribunale tutorio, che incessantemente invigili sull’economia dello Stato, il maneggio di essa economia non sembra che sia stato molto vantaggioso e regolare. Cosí apparisce al colpo d’occhio sul generale senza passare ai minuti dettagli d’un’imposta, che non può aver il preggio di semplice e chiara, come dovrebbe essere.

2. Una delle spese, con le quali è accresciuta l’imposta, è per gli uffizi del censo e per le regie intendenze. Nel 1771 tutte le spese pel tribunale del censo, per le segretarie, per gli uffizi di esso e per altre contingibili, montarono a lire 109.000. In quest’anno 1790 sono lire 385.435. I cancellieri erano pagati dalle comunitá ed erano in numero di 139, come dall’allegato III. Ora sono soltanto 71, e sono pagati dalla cassa dello Stato. La massima è giusta di pagare i cancellieri da una cassa sola; perché, allorché dipendevano dalle comunitá, erano troppo ligi e soggetti a’ primi estimati e talvolta alla contemplazione degl’interessi privati sacrificavano il proprio dovere. Ma sarebbe stato desiderabile che si avesse provveduto con migliore intelligenza ai bisogni delle valli e de’ luoghi montuosi, e che alle maggiori o minori fatiche si avesse proporzionato lo stipendio