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Dalla carta, che mi onoro di accompagnare annessa, avranno Vostra Serenitá e Vostre Eccellenze un breve confronto del sistema economico, civile, politico e giudiziario in quello Stato tra il tempo in cui regnava l’imperatrice Maria Teresa e quello nel quale avevano un pieno corso le sucspresse innovazioni; e potranno nel tempo stesso dessumere se a quello adottato dall’imperatore Giuseppe era per ogni ragione preferibile l’antico sistema, come quello del quale non si erano mai lagnati i sudditi della Lombardia austriaca. Lo conobbe ad evidenza lo stesso Leopoldo, e, naturalmente inclinato a tenere contenti i propri sudditi, anche con l’oggfctto di allontanare, per quanto era possibile, da sé le incomode loro doglianze e reclami, formò il progetto di rimettere l’antico sistema, e a tal fine invitò i Consigli generali del ducato di Milano e di quello di Mantoa a spedire i respettivi deputati a Vienna, onde esponessero i loro gravami e i mezzi i piú opportuni per conciliare un provido interno regolamento. Ma il fatto si è che, invece di limitarsi alle sole cose che esiggevano una riforma, si prestò l’imperatore medesimo, trasportato da quella soverchia facilitá che Io accompagnava in tutti gli affari, ad accordare in sostanza piú di quello che venne ricercato dai deputati suddetti; cosí che, quando si incominciò a porre in pratica le nuove adottate previdenze, non potè non emergere un nuovo riflessibile sconvolgimento ed una nuova e molto piú incomoda confusione. Né poteva essere diversamente, attesa particolarmente la circostanza che la concessione di tali agevolezze e di nuovi privilegi venne a produrre tra i dipartimenti, destinati da Sua Maestá al governo dello Stato, e i corpi civici una certa gelosia per la preservazione dei respettivi loro diritti, che bene spesso degenerò in reciproche male intelligenze e doglianze.

Quindi è che non solo non si è conseguito il contemplato oggetto di allontanare dal trono i reclami, ma sono questi anzi piú frequenti che non erano per l’addietro; e la ben nota naturale lentezza del gabinetto di Vienna nell’esaminare e nel risolvere, contribuisce in particolar modo a ritardare il corso degli affari, e ad accrescere per conseguenza la confusione e