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relazione di francesco contarini 79

taglio fu tentato sotto i duchi di Milano dal conte di Virtú, ma non ebbe effetto, perché intestò solamente la bocca del fiume Mincio, credendo che il lago da se stesso dovesse aprire la via. Di questo ducato, ch’è feudo imperiale, ne trae il signor duca all’anno 200.000 ducati: cioè di sue possessioni 50.000, da’ molini 20.000, ed il rimanente da’ dazi. Ritrovò alla morte del signor duca Guglielmo suo padre un milione e 700.000 ducati de tante doble, de’ quali 75.000 ha speso in pagar suoi debiti, 60.000 ne ha consegnati a suo zio il duca di Nivers, come si dirá poi, 100.000 ne ha spesi nel funeral ed essequie del padre e donativi, 300.000 ne ha prestati al re di Spagna e 25.000 a Massimiliano, ha donato e restituito liberamente le facoltá confiscate dal padre a’ suoi padroni per ducati 200.000, e levati alcuni dazi, tra’ quali la metá del dazio del vin.

Fu la nobilissima famiglia Gonzaga principiata in Italia nel 1328 da Luigi Gonzaga tedesco, che per succession continua di 600 anni teneva origine descendente da certo re di Germania. Non mi estenderò a raccontar le persone onoratissime di questa stirpe. Solamente dirò che Vicenzo Gonzaga fu figliolo del duca Guglielmo: è il principal di questa famiglia ed ora duca di Mantova e Monferrato. Le cui parti esteriori sendo benissimo note alle Signorie Vostre eccellentissime, parlerò solamente dell’interiori, tra’ quali principalmente rilucono la liberalitá ed umanitá, per le quali ha acquistato sinora nome del piú splendido duca che sia stato in quella cittá e l’amor universal cosí de’ nobili come del popolo, avendo accresciuto la guardia della sua persona, fatto molti doni e levate molte gabelle, e trattando con suoi sudditi con molta affabilitá, in modo però tale che da ognuno è onorato, temuto e riverito. Ascolta con molta pazienza domande ed aggravi d’ognuno, le suppliche; il che non era fatto dal padre, e però lo rendeva tanto odioso quanto questo benevolo e grato. Si diletta molto delle cacce, nelle quali spende quasi tutto il suo tempo, volendo con le proprie mani, e non senza suo pericolo, ammazzar le fiere, se ben si trattasse della propria vita. Da che si può comprender la propria inclinazione alla milizia, della qual è cosí inamorato, che