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nota 295

Manolesso»); nella biblioteca Estense di Modena, fondo Campori, cod. A. 4. 7, e fondo Estense, codd. O. 8. 11 e O. 8. 9; nell’archivio di Stato in Modena, Cancelleria ducale estense: Documenti e carteggi di Stati di cittá estere, Venezia, due copie; nella biblioteca di corte di Monaco, codd. ital. 7 e 481; nella biblioteca nazionale di Napoli, codd. x. F. 21, x. G. 16, x. G. 23; nella biblioteca nazionale di Parigi (cfr. Mazzatinti, Mss. italiani delle biblioteche di Francia, vol. 1, Roma, 1886, n. 256 e 1350); nella biblioteca Palatina di Parma, cod. 953; nella biblioteca di Rodez (cfr. Catalogue général citato, vol. ix, 1888, n. 8); nella biblioteca Casanatense di Roma, codd. 1877, 2125; nella biblioteca comunale di Siena, cod. K. iii. 18; nella biblioteca nazionale di Torino, cod. O. vi. 12, di cui restano pochi fogli e guasti; nella biblioteca dell’archivio di Stato in Torino, j. b. x. 22; nell’archivio di Stato in Venezia (Frari), Relazioni, busta 18; nel Museo civico di Venezia, Miscellanea Correr lxvi. 2435; nell’Archivio di Stato e di corte in Vienna (cfr. Boehm, Die Handschriften des k. u. k. Haus — Hof — und Staats-archivs, Wien, 1873-74, vol. i, n. 847, 6); nella biblioteca di Sant’Ignazio di Vigevano, cod. 7.

Secondo il codice Capponi 82, con varie mutilazioni, fu pubblicata dall’Albéri (serie ii, vol. ii, 399 sgg.): a tale redazione corrispondono in generale quasi tutte le copie citate, mentre soltanto le copie della Trivulziana 1352. vi e 1464. 9 (prima), dell’Estense O. 8. ii, della Nazionale di Torino, del Museo civico di Venezia offrono una redazione spesso diversa e, a mio avviso, originale, ancora priva dei vari brani aggiunti posteriormente dall’autore e contenente all’incontro altri poi soppressi. Pubblico qui tale redazione primitiva, secondo la copia Correr, inserendovi tra parentesi quadre i passi di cui fu piú tardi arricchita, col sussidio della copia dei Frari; le due copie veneziane sono del secolo xvii e piú corrette di altre da me vedute, che presentano numerose, ma non notevoli varianti. La redazione dei Frari, che corrisponde dunque all’edizione Albéri, incomincia: «Avendo io, umilissimo e devotissimo servitore di Vostra Serenitá e di Vostre Signorie illustrissime, tenuto per principale desiderio di mostrarmi buono e fedel servidore suo...».

Un sommario della presente relazione leggesi anonimo nel Tesoro politico, Colonia, 1598, i, 166 sgg., e d’essa si giovarono il Fontanini, Il dominio temporale della Sede apostolica sopra la cittá di Comacchio, Roma, 1709, p. 287, ed il Solerti,