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relazione di nicolò dolfin 199

ed a miglior unione di quelle due case, non militano punto di presente, a petto dell’ogeto principale di prender moglie non avanzata in etá, tale che rendi dubia la posteritá.

Alcuni ameriano qualche prencipessa dipendente dalla casa d’Austria, per conciliar il duca con quella corona; ed a tal fine giá si sono cominciati valer dell’imperatrice, come avisai. Questi tali, per sostener il concetto loro, portano al duca l’oportunitá di porsi in grado di qualche confidenza con imperiali, e l’avantagio di trar da questo maritaggio emolumento di considerabil dotte, tanto necessario nelle estreme angustie di Sua Altezza, che non potrebbe atenderlo dalle nozze con la nora.

Altri portano qualche dama suddita per partito migliore, per interesse di sangue o d’affetto che ne tenghino, asserendo che, nella poca propension de’ vassalli all’Altezza Sua, questo valerebbe a conciliarle gli animi in gran maniera.

Non mancano di quelli che sugeriscono esservi delle dame private nel regno ben grandi e ricche, che potrebbono ben accomodar il signor duca; ed aggiungono che ve ne saria per aventura alcuna in Venezia, e altre volte averne adottate per figliuole la serenissima republica.

La prencipessa nora sta ferma in desiderare o che non si mariti il signor duca o, maritandosi, lo faccia con lei, per non vedersi soprafatta di grado e d’auttoritá da altre prencipesse in quella casa. Lacrimò quando fu avisata andasse il vescovo di Mantoa a Parma per trattato di nozze a quella parte. Il duca, forse pentito di averle dato questo disgusto, divulgo ai non averlo spedito per tal occasione, e ne diede asseveranza a me eziandio Visita esso signor duca ogni giorno detta prencipessa, le dá segni di molto stimarla, ed ella se ne rende meritevole. Cena con lei il piú delle sere e se ne mostra inclinato assai. Non se ne scuoprí apertamente però, perché dall’infante non sii sturbato il negozio e da altri ancora, e anco a mira di non impegnarsi col dubio di non poter poi ottenerne la dispensa. Per facilitarla, crederei poterne valer presso il papa grandemente la considerazione della division che pretenderebbe detta prencipessa far al certo, partendosi anco da Mantoa, de’ suoi beni