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Pochi altri cavallieri ho trovato acanto Sua Altezza di tal credito che m’accada farne menzione, levati il marchese Canossa, conte Francesco Brembato e signor Bortolamio Barisoni, sudditi di Vostra Serenitá, che mi han confirmato la lor devozione verso di lei con ogni termine di ossequio.

Ben del conte Francesco Martinengo, che si trattiene in Mantoa di ordine di Vostre Eccellenze alla custodia di quelle loro milizie, tutto ch’io abbi alcuna cosa scritto per lettere ed esposto in voce alla Serenitá Vostra, non posso lasciar qui sotto silenzio il merito in che s’avanza. La disciplina della soldatesca appoggiata alla sua sol cura, la continenza in che la mantiene, la sodisfazion che ne riceve il signor duca, il credito e confidenza in che è presso Sua Altezza, sono prove evidenti del degno servizio di lui. Lo sostenta egli con decoro, lo sofferisce con grave interesse delle sue misurate fortune. Il fermare questo cavalliere a publici stipendi, a segno corrispondente alla sua nascita ed a quello di aver prevenuto la retribuzione col precedente merito de’ suoi utili impieghi, crederei capitale del publico vantaggio.

Mi mandò il signor duca al partir mio due memoriali: l’uno a ciò li suoi sudditi condennati al remo, quali ha nuovamente rissoluto, per servir a Vostra Serenitá, di mandar a servire sopra le galere di lei, non siino aggravati della spesa della condotta da Verona a Venezia, mentre quel viaggio riede a servizio della republica; l’altro a ciò sia concesso al stampator di Sua Altezza in Mantoa di poter estraer da questa cittá li caratteri bisognevoli per rimettere in quella la stampa, dissipati ivi da tedeschi col pretesto che avessero impresso scritture pregiudiziali a casa d’Austria. Ambidue appresentai nell’eccellentissimo Collegio. Sará della prudenza di Vostre Eccellenze il rissolverne alcuna cosa.

Anche il conte Francesco Brembato mi diede sua supplica a Vostra Serenitá per la licenza di poter comprar alcuni beni nel territorio mantoano. Gli accidenti passati di quello Stato, che hanno reso le campagne prive di uomini e di animali per la coltura, hanno insieme constituito i padroni inabili a poterle rimetter ed in necessitá di vender li beni, quantunque di fondo